Analisi a pagamento nei centri convenzionati dell’Isola.

Lo denuncia Alberto Farina della Federazione pensionati Cisl: «Ingiustificabile l’ennesimo episodio di malasanità, il pagamento delle analisi svolte presso gli ambulatori privati convenzionati con la Asl e il servizio sanitario regionale».

Episodi sono avvenuti a Olbia nei giorni scorsi, ma «la grave disfunzione organizzativa si ripete puntualmente in tutta la Sardegna», afferma il sindacalista, che sollecita l’intervento del difensore civico, dei prefetti e dei sindaci.

Il problema sarebbe dovuto al mancato rinnovo delle convenzioni.

«Dall'assessore Doria al più giovane degli uscieri sanno che le convenzioni hanno un inizio e una fine. Anche quelle riguardanti le prestazioni medico-sanitarie assicurate dagli ambulatori di analisi - osserva Farina -. Se non vengono tempestivamente rinnovate, si costringe i cittadini a scegliere tra pagare oppure rinunciare o ritardare le cure. Per i poveri significa anche decidere se dare più importanza alla salute o al pranzo e alla cena. La maggior parte dei pensionati sardi vive sulla soglia della povertà relativa, non pochi sotto la soglia di povertà assoluta. Due analisi bastano e avanzano per mettere in rosso il bilancio da fame di una pensione sociale».

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