Un allarme terrorismo è scattato nella serata di ieri nei cieli della Sardegna.

Un aereo della Emirates, decollato da Atene e diretto a New York, è dovuto tornare nello scalo ellenico dopo la segnalazione di una persona “sospetta” a bordo.

L’emergenza è cominciata quando le autorità italiane hanno ricevuto la comunicazione dai colleghi greci: il Boeing 777 con a bordo 228 passeggeri e 18 membri d’equipaggio, mentre si trovava sopra la Sardegna, era oggetto di un allarme terrorismo. Attivati i protocolli di sicurezza in mezza Europa, sono entrati in azione gli uomini del Centro di controllo d’area di Brindisi che hanno trasmesso la nota ai francesi in quanto il volo EK 209 si stava dirigendo verso la Corsica.

Da Marsiglia, però, è stata negata la richiesta di entrare nello spazio aereo nazionale. A quel punto il Boeing ha effettuato diversi sorvoli tra Olbia e Alghero, rimanendo nella parte settentrionale della Sardegna e infine si è diretto verso il sud, sopra il Mediterraneo, per tornare indietro allo scalo di Atene atterrando alle 22.07 ora locale. Nel corso della discesa è stata anche affiancato da due caccia F16 delle forze aeronautiche della Grecia.

Solo successivamente è stato chiarito che i piloti non avevano lanciato alcun allarme, in particolare il 7500, che corrisponde ad atti illegali a bordo. Dalla ricostruzione effettuata, una telefonata anonima sarebbe arrivata agli 007 americani che hanno trasmesso l’allarme, per precauzione, ai funzionari greci. La segnalazione riguardava due voli Emirates: uno con destinazione Dubai, che è stato controllato, l’altro direzione New York, ma quest’ultimo era già partito e da qui la decisione di farlo rientrare.

Tutti i passeggeri sono stati ispezionati, compreso un uomo su cui sono concentrati i sospetti, ma non è emerso nulla di anomalo.

L’areo ripartirà nella giornata di oggi.

(Unioneonline/s.s.)

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