All'asta l'isola di Serpentara:in tribunale per un fallimento
Il Comune di Villasimius vorrebbe che fosse inserita nell'oasi protetta. La valutazione: circa 600mila euro con offerte minime in aumento di 25mila euro. Non si può costruire nullaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Chi vuole l'isola di Serpentara, autenico monumento naturalistico nel cuore dell'Area marina protetta di Villasimius, può farsi avanti. Il 19 gennaio prossimo a mezzogiorno il Tribunale di Cagliari effettuerà un terzo tentativo di vendita. La base d'asta è di 600mila euro con offerte minime in aumento di 25mila euro. Davvero un colpo di scena. Ma fino a un certo punto visto che Serpentara è di proprietà privata. Era di una società immobiliare che è fallita, col procedimento di vendita che è passato nelle mani del Tribunale ordinario di Cagliari. Ora è il Comune di Villasimius che punta ad avere la disponibilità dell'isola. Come? «La Regione - spiega il sindaco Tore Sanna - potrebbe acquistarla attraverso la Conservatoria della coste e poi darla in gestione all'Area marina protetta. Può farlo anche alla luce del fatto che pure l'isola dei Cavoli (dopo la rinuncia alla sua gestione da parte dell'Università), è destinata alla gestione del Comune attraverso l'Agenzia del Demanio. Lo sta facendo lo Stato. Può farlo la Regione». Lo stesso Consiglio comunale con unidci voti favorevolie una seola astensione ha deciso di "intraprendere tutte le iniziative per l'acquisizione al patrimonio indisponbile, dell'isola di Serpentara anche intervenendo nel procedimento di vendita in corso al Tribunale di Cagliari.Per le risorse vanno interessati Stato e Regione attraverso al Conservatoria delle coste". Finora nessun privato si è fatto avanti. Il motivo? Nell'isola non si può piantare neppure un chiodo. Sulla vendita dell'isola è inverenuto con una interrogazione anche il consigliere regionale Eugenio Murgioni. L'isola di Serpentara si trova di fronte alla spiaggia di Villasimius e dista 3,5 km ad est da Cala Pira, in territorio di Castiadas. È possibile raggiungerla con piccole imbarcazioni: il punto di accesso più facile è la spiaggia chiamata Caletta d'approdo, nel nord-ovest. L'Isola si presenta con un fondo di scogli e rocce la cui forma ricorda un serpente: questa sua morfologia sta probabilmente all'origine del nome. A nord è caratterizzata dalla presenza di tre scogli granitici, i variglioni dalla forma conica, a cupola, come delle colline rotondeggianti semisommerse, che formano canali marini e piccole piscine naturali. Nella parte opposta della costa, a sud, si vedono ammassi di graniti gialli, grigi e rosati, erosi finemente dal vento. La macchia mediterranea cresce rigogliosa dando riparo a diverse specie di animali tra cui il coniglio selvatico, lucertole ma anche i gabbiani corsi, i marangoni. Visibili con un pò di fortuna fra le onde del mare, anche i delfini. Essendo parte integrante dell'Area Marina Protetta di Capo Carbonara, navigazione, pesca e immersioni sono regolati dall'Ente gestore e vietati in alcune zone soggette a protezione integrale. Un'oasi naturale insomma di straordinario interesse ambientale.
RAFFAELE SERRELI