È stato ucciso da più persone, che lo hanno picchiato e ferito a colpi di accetta (trovata sul posto) e altri oggetti contundenti, per poi lasciarlo privo di vita davanti al suo ristorante.

Una vera e propria spedizione punitiva quella compiuta ai danni di Alessio Madeddu, 51enne pescatore e cuoco di Teulada trovato morto questa mattina davanti al suo ristorante “Sabor'e Mari” di Porto Budello, dove si trovava agli arresti domiciliari dopo una condanna per tentato omicidio.

A scoprire il cadavere è stata la figlia dello chef Alessia, e non una dipendente del ristorante come precedentemente si era potuto apprendere, che ha subito chiamato il 112.

LE INDAGINI – Proseguono nel frattempo gli accertamenti a cura dei carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cagliari, del Ris, e dei colleghi della Compagnia di Carbonia, al lavoro da questa mattina per far luce sull’efferato delitto.

Le indagini sono coordinate dalla pm Rita Cariello.

Al momento il movente è sconosciuto, i militari stanno sentendo i parenti e i conoscenti del cuoco, che era molto conosciuto non solo nell’Isola per la sua partecipazione al programma "4 Ristoranti" con Alessandro Borghese.

I carabinieri avrebbero già concentrato l'attenzione su alcuni sospetti che stanno sentendo in caserma in queste ore: "Le indagini stanno procedendo velocemente - fanno sapere i carabinieri - abbiamo delle piste".

TROVATA L’ACCETTA – Per consentire i rilievi intorno al luogo del delitto, è stata chiusa tutta l'area e una parte della strada provinciale che porta al locale.

Gli specialisti dell'Arma hanno recuperato accanto al cadavere l'accetta utilizzata per il delitto e individuato numerose tracce di sangue, non solo vicino al corpo, ma lungo la stradina che conduce all'ingresso del ristorante. Qui è stata trovata anche la copertura del cerchio di un'auto che gli assassini potrebbero aver perso durante la fuga.

Tutte le tracce ematiche sono state “repertate” per il prelievo del Dna: la vittima, durante la violenta aggressione, potrebbe aver reagito ferendo chi lo stava colpendo a morte.

I DOMICILIARI – A marzo Madeddu era stato condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per tentato omicidio per aver aggredito, nel novembre 2020, una pattuglia di carabinieri utilizzando una ruspa. Aveva prima trascorso cinque mesi in carcere a Uta e dopo la sentenza di primo grado gli erano stati concessi gli arresti domiciliari nella casa che è collegata al ristorante.

(Unioneonline/v.l.-D)

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IL VIDEO (di Mariella Careddu):

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