«L’Aes coordinerà i propri associati e tutti gli editori, che vorranno partecipare alla 36esima edizione del Salone Internazionale del Libro in Italia, in programma dal 9 al 13 maggio a Torino. Resta il rammarico di non poter agire in armonia con la Regione Sardegna, di cui saremmo naturali interlocutori per queste attività, poiché durante questa delicata fase di passaggio non sono maturate le condizioni per una gestione armonica, efficace e consapevole del ruolo esercitato dagli editori nella più importante fiera editoriale d’Italia». Lo scrive la presidente dell’associazione editori sardi, Simonetta Castia, nella lettera inviata alla neo presidente della Regione Alessandra Todde alla quale viene chiesto un incontro «per creare le basi di una nuova collaborazione e affrontare le emergenze del settore gravato da limitazioni di mercato e caratterizzato da un ecosistema fragile».

La richiesta

«Analogamente a quanto accaduto nel 2019, - aggiunge Simonetta Castia - la Regione ha clamorosamente ritenuto di non volerci affidare le mansioni di programmazione culturale e di gestione delle attività previste in seno a una partecipazione istituzionale finalizzata “necessariamente” al sostegno e alla promozione dell’editoria sarda, a Torino». L'Aes chiede che «si creino le condizioni per ripristinare lo spirito collaborativo che quest’anno è mancato, nonostante il determinante e meritevole apporto dato dall’associazione sin dalla prima edizione del Salone e in particolare nel 2023, che è valso alla Regione Sardegna il riconoscimento di regione ospite, la realizzazione del programma, la partecipazione di oltre trenta editori e dei propri autori».

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