Iglesias, genitori di bimbi dislessici fondano un'associazione
"Non vogliamo essere lasciati soli"Il più delle volte si pensa che il bambino sia svogliato o pigro, invece il problema si chiama dislessia. O meglio: "Dsa", acronimo che sta ad indicare dislessia, disortografia, discalculia.
Anche a Iglesias sono numerose le famiglie che, da sole, devono fronteggiare una situazione capace di condizionare la vita quotidiana, portando anche all'abbandono scolastico. Proprio per questo, un gruppo di genitori di bambini e ragazzi dislessici ha deciso di fare fronte comune, costituendo l'associazione "ABC Dislessia onlus", con sede in via Cattaneo, nella "Casa delle associazioni".
Il nuovo sodalizio (presieduto dal medico Alessandra Lorenzoni) si farà conoscere al pubblico con un'iniziativa che si svolgerà venerdì prossimo (7 dicembre), alle 17, al Centro culturale, a Iglesias. Nella sala blu della struttura (ingresso via Deledda) si parlerà di "Disturbi dell'apprendimento nell'adolescenza, conseguenze psicologiche e abbandono scolastico" con lo psicologo e ricercatore Giuseppe Zanzurino. Sarà lui ad affrontare il tema "Dsa e abbandono scolastico: fattori di rischio e protezione".
Insegnanti, genitori e alunni si confronteranno raccontando le loro esperienze e Alessandra Lorenzoni presenterà il nuovo sodalizio di cui fanno parte (quali componenti il direttivo) Donatella Erta (vice presidente), Elisabetta Cannas, Marzia Serra, Mariella Pala, Renato Farchi, Emanuela Friargiu. "La nostra associazione - chiariscono i rappresentanti del nuovo sodalizio - nasce dall'esigenza di creare un canale di collegamento tra famiglie e istituzioni preposte ad occuparsi di questo tema".
"L'obiettivo è fare in modo che ci sia la consapevolezza necessaria ad affrontare un problema che non si risolve ma si può gestire, purché individuato precocemente e affrontato con gli strumenti normativi esistenti". Il punto è che c'è un vuoto nel momento in cui si deve applicare la legge, nello specifico la 170 del 2010. "Per questo abbiamo deciso di far sentire la nostra voce".