Cagliari, sulle orme di San Saturnino: un viaggio di fede e tradizione in Sardegna
Un evento che unisce il capoluogo e i vari centri dell’Isola, in programma dal 24 al 30 ottobrePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nell’incanto della Sardegna, dove la spiritualità abbraccia le tradizioni, prende avvio l’ottava edizione del Cammino di San Saturnino. Da giovedì 24 e fino al 30 ottobre, gli eventi diventano un ponte che uniscono Cagliari e i centri dell’Isola, offrendo a fedeli e visitatori l’opportunità di riscoprire le radici di una tradizione millenaria.
Promossi dall’associazione Athanatos in collaborazione con le Diocesi locali e la Direzione Regionale Musei Sardegna, il Cammino celebra il patrono di Cagliari e Isili, simbolo di identità e spiritualità.
La cerimonia di vestizione del simulacro del Santo darà il via a sei giorni ricchi di eventi e riti. La manifestazione ha già avuto un prologo significativo il 28 settembre, con l’apertura straordinaria della Basilica di San Saturnino a Cagliari. Durante il percorso, che attraverserà 13 comuni, ogni tappa offrirà l’occasione di immergersi nelle tradizioni locali. Da Ozieri, con la visita al Museo Diocesano, a Benetutti, dove verrà inaugurato un murale in onore del Santo, i partecipanti vivranno esperienze autentiche.
A Gergei, il gemellaggio con “Saboris Antigus” porterà danze e musica tradizionali, mentre a Isili si svolgerà una ciclo-pedala di 30 chilometri, culminando in un corteo verso il lago di San Sebastiano. Una novità di quest’anno sarà la tappa a Quartu, dove il 29 ottobre si terrà una Messa nella basilica di Sant’Elena.
Il Cammino si concluderà il 30 ottobre con una celebrazione solenne, che riunirà i fedeli in un momento di profonda devozione. La Messa, officiata dall’Arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, sarà preceduta da una suggestiva processione attraverso il centro storico. Daniela Noli, presidente dell’Associazione Athanatos, sottolinea l’importanza di questo evento per riannodare i legami tra città e borghi, promuovendo un turismo culturale sostenibile e responsabile, capace di valorizzare le tradizioni e le bellezze dell’entroterra sardo.