Abbanoa perde una battaglia sui conguagli regolatori. Lo ha deciso il Tribunale di Nuoro che ha accolto l'azione inibitoria promossa da Adiconsum Sardegna. «Il Tribunale», spiega l'associazione dei consumatori, «accogliendo in pieno le nostre richieste, ha stabilito che Abbanoa non ha alcun titolo per richiedere agli utenti sardi il pagamento dei conguagli regolatori e ha ordinato alla società di bloccare con effetto immediato qualsiasi richiesta, nonché di cessare ogni attività di riscossione connessa». Per effetto della sentenza, riferisce l’associazione, 720mila utenti sardi non dovranno più pagare i 106 milioni di euro richiesti dal gestore idrico.

«Chi ha già pagato somme a titolo di conguaglio», sostengono da Adiconsum, «deve ottenere la restituzione di quanto versato, pena una inevitabile azione collettiva da parte dell'associazione per far ottenere agli utenti il rimborso del maltolto».

Domani il presidente di Adiconsum Sardegna Giorgio Vargiu e i legali dell'associazione, gli avvocati Franco Dore e Carlo Tola, illustreranno le disposizioni dei giudici e spiegheranno quali saranno le conseguenze a livello pratico per Abbanoa e per gli utenti sardi. 

Dalla società di gestione del servizio idrico fanno sapere che il verdetto di primo grado verrà impugnato e che la Cassazione ha già stabilito la legittimità delle richieste di conguaglio. Quando al pregresso, è la precisazione, da Abbanoa fanno sapere che nessuna restituzione sarebbe dovuta. 

(Unioneonline)

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