«La libertà di opinione non é tale, se è intesa solo a senso unico». Ugo Cappellacci, presidente della Commissione Affari Sociali e Salute, interviene sulle polemiche seguite alle dichiarazioni della giornalista sarda Incoronata Boccia sull'aborto. La vicedirettrice del Tg1, durante la trasmissione “Che sarà” in onda su Rai3, in riferimento all’interruzione di gravidanza ha detto che «stiamo scambiando un delitto per un diritto, si ha paura di dire, e anche la politica ha paura a dirlo, che l’aborto è un omicidio». Tanto è bastato per far scoppiare una bufera sul caso, con il Pd che ha giudicato «inaccettabili» le sue parole e il fastidio del M5s.

«Si grida continuamente per censure inesistenti – spiega il deputato di Forza Italia– per poi invocare il rogo per chiunque esprima un pensiero diverso da quello del mainstream. Altrettanto contraddittoria è la posizione sulla legge 194. Forse farebbero bene a rileggerla, a partire dall'articolo 1, che recita: “Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio”».

«Anche nei casi in cui è prevista l'interruzione di gravidanza – continua Cappellacci –  vi è nella legge la difficile ricerca di un punto di equilibrio, che tiene sempre conto del bene-vita del concepito. Insomma la legge comprende anche un diritto a non abortire, che dovrebbe essere incoraggiato con misure di sostegno concreto e non può essere oscurato in nome di una serpeggiante ideologia 'pro morte', mascherata da tutela delle donne. Tutela, quest'ultima, che viene dimenticata quando invece si parla di utero in affitto e in quel caso si compie un vero e proprio delitto verso l'integrità della donna e spesso la compravendita di un essere umano».

(Unioneonline)

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