«Lungi da me giudicare le persone, le storie, ma si giudica un principio. Stiamo scambiando un delitto per un diritto, si ha paura di dire, e anche la politica ha paura a dirlo, che l’aborto è un omicidio. E c’è poco da sorridere. Non l’ho detto io, lo ha detto Madre Teresa di Calcutta, facendo tremare i potenti della Terra, quando le è stato conferito il Nobel per la Pace».

Bufera sulla vicedirettrice sarda del Tg1 Incoronata Boccia che ieri, durante la trasmissione “Che sarà” su Rai3, ha detto che l’aborto non è un diritto ma un delitto.

Parole giudicate «inaccettabili» dal Pd. «Incoronata Boccia - attacca su X la senatrice del Pd Cecilia D'Elia - vicedirettrice del principale tg pubblico attacca in modo violento una legge dello Stato, e la scelta delle donne. Questa è la Rai di Meloni. Questo non è servizio pubblico».

«Che cosa spinga una donna a definire delitto un diritto che in Francia è in Costituzione, resta un mistero. Di cui lei, la giornalista Incoronata Boccia risponderà alla sua coscienza, ma di cui devono rispondere anche i vertici Rai. Può ancora ricoprire il ruolo di vice direttrice del principale tg del Paese chi offende le donne e le leggi? C'è un problema nella più grande azienda culturale italiana che va dalla censura all'offesa delle leggi dello Stato. Vergognoso e inaccettabile», rincara Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera.

Per M5s parla la vicepresidente del gruppo al Senato Alessandra Maiorino: «Tutti sono liberi di esprimere il proprio pensiero, ma è sconcertante sentire la vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia definire l'aborto "un delitto" e "un omicidio" come ha fatto ieri in una trasmissione televisiva del servizio pubblico. Se vuole fare propaganda contro la libertà e l'autodeterminazione delle donne lo faccia senza oltraggiare quante legittimamente scelgono di interrompere la gravidanza seguendo una legge dello Stato e senza attaccare i medici che garantiscono quel diritto».

Nata ad Abbasanta, Incoronata Boccia ha 42 anni ed è sposata con Ignazio Artizzu, ex consigliere comunale di Cagliari e regionale della Sardegna nelle file di Forza Italia, oggi caporedattore del Tgr Rai Sardegna.

In tv ha iniziato sostituendo Enrico Mentana al Tg5, poi è stata invita a “La vita in diretta”, ha lavorato al Tg Rai regionale sardo e a “Uno Mattina”, prima di diventare vicedirettrice del Tg1.

A difesa della giornalista interviene, senza citarla, l’ex presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci, che su Instagram condivide la frase di Madre Teresa di Calcutta («Io sento che il più grande distruttore della pace oggi è l’aborto, perché è una guerra diretta, un’uccisione diretta, un omicidio commesso dalla madre stessa») e scrive: «Nella vita bisognerebbe avere coraggio. Coraggio di dire ciò che si pensa e coraggio di lasciar dire agli altri ciò che pensano. Più mi guardo intorno e più la seconda categoria di coraggio mi sembra scarsa. Si chiama comunemente intolleranza ed è una forma di fascismo».

(Unioneonline/L)

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