Asinara, scatta l'operazione "Reti fantasma"

16 giugno 2021 alle 19:44aggiornato il 16 giugno 2021 alle 19:45

Reti abbandonate nei fondali marini, veri e propri rifiuti che se lasciati in mare continuano a pescare in maniera passiva e rappresentano delle trappole della morte per molte specie ittiche che vi rimangono imprigionate.

E’ cominciata questa mattina a Porto Torres l'operazione “Reti fantasma” organizzata dal Rotary club di Milano in collaborazione con la Capitaneria di porto turritana che ha visto i nuclei subacquei della Guardia Costiera impegnati nel molo Alti fondali in attività di recupero delle reti da pesca da strascico abbandonate lungo i fondali marini. Le reti sono in grado di danneggiare l’habitat marino poiché realizzate in materiale plastico e sono un concreto pericolo per la sicurezza di sub e bagnanti.

La motovedetta della Guardia costiera è rientrata nel pomeriggio scaricando nel molo degli alti fondali reti da pesca a strascico, lunghe oltre 200 metri, recuperate dai sommozzatori alla profondità di circa 20 metri a un miglio di distanza dalla costa. L’attività mira al recupero del materiale da pesca abbandonato volontariamente e talvolta anche accidentalmente sul fondo del mare, specialmente in aree di particolare pregio ambientale, come il Golfo dell’Asinara. All'evento hanno partecipato, i rappresentanti della Lega ambiente Sardegna, del Rotaract di Porto Torres e di Alghero, Gabriele Grandini rappresentante del Rotary club di Milano.