Ieri Antonello Zappadu ha incontrato per la prima volta Silvio Berlusconi nell'udienza del processo che vede il fotoreporter sardo accusato di violazione della privacy per aver fotografato l'ex premier in compagnia di alcune donne a Villa Certosa.

A "Un giorno da pecora", il programma radiofonico condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, Zappadu ha parlato dell'incontro: "Ci ha presentati Ghedini - ha raccontato - e lui subito mi ha chiesto 'Lei è il famoso Zappadu? Non vive all'estero?'".

"Forse era preoccupato da miei nuovi possibili appostamenti", è l'ironico commento del fotografo.

"Sì, sono venuto dal caldo di Bogotà per incontrare lei", ha risposto Zappadu. E l'ex Cav: "Allora lei è matto".

"Poi mi ha salutato - prosegue il racconto del reporter - e non era affatto risentito: ha fatto una specie di saluto militare, battendo i tacchi".

Zappadu ha anche parlato delle foto, del luogo da cui le ha scattate e di quanto ha guadagnato: "Le facevo dalla villa di un amico, ogni tanto me la prestava ed è ancora disponibile".

Sui lauti guadagni: "La foto con Topolanek (l'ex premier ceco, ripreso nudo a Villa Certosa, ndr) circa 60mila euro, mentre dalle foto che ho venduto all'Espresso, con la Pascale che ancora non si sapeva fosse la fidanzata di Berlusconi, ne ho ricavati 45mila".

Zappadu aprirà un bar a Calì, lo chiamerà Bunga bunga. Con Berlusconi ha smesso: "Lo voglio lasciare in pace, gliel'ho promesso, ora vorrei paparazzare Renzi insieme alla Boschi".

Infine, sul processo: "Finirà in prescrizione, è chiaro, anche perché il testimone che abbiamo richiesto è in prigione. Si tratta di Sarkozy".

(Unioneonline/L)

IL PROCESSO A TEMPIO:

© Riproduzione riservata