«Mi metterò da parte e farò passare avanti ancora una volta una donna, sono certo che farà meglio di me. È stato mio padre a prendere questa decisione che io trovo molto giusta e moderna. Tra poco, in Europa, ci saranno più regine che re. Lo stanno capendo tutti, anche se un po’ tardi, che l’intelligenza e la sensibilità delle donne al comando può essere meravigliosa».

Con queste parole Emanuele Filiberto, erede al trono di Casa Savoia, ha confermato l’intenzione di “abdicare” in favore della figlia Vittoria.

Un passaggio di consegne – e di corona – ovviamente simbolico, visto che l’Italia è una Repubblica. Ma, in un’intervista al Corriere della Sera, il principe ha confermato la volontà di rispettare la decisione del padre Vittorio Emanuele – figlio di Umberto II, re d’Italia per poco più di un mese, morto nel 1983 - che negli anni scorsi aveva avallato la rinuncia alla consuetudine, basata sull’antica legge salica, di tramandare lo scettro solo agli eredi maschi della dinastia.

Secondo Emanuele Filiberto, infatti, «la Legge Salica è anacronistica, è depassè. Gli uomini, rispetto alle donne, non hanno nulla di più, semmai di meno».

Ma chi è – anzi chi sarebbe, visto il risultato del referendum istituzionale del 1946 – la futura regina d’Italia?

Classe 2003, nata a Ginevra dal matrimonio tra Emanuele Filiberto e l’attrice Clotilde Courau, Vittoria di Savoia (il nome completo è Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria di Savoia) vive a Parigi dove fa la modella. Lo scorso gennaio ha già rappresentato la casa reale in occasione di un evento ufficiale, ovvero i funerali di papa Benedetto XVI. 

(Unioneonline/l.f.)

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