Paolo Bonolis e Sonia Bruganelli si sono lasciati. 

Il presentatore e l’opinionista, sposati dal 2002 e con tre figli - Silvia, di 20 anni, Davide di 19 e Adele di 15 – lo hanno annunciato in un’intervista comune a Vanity Fair.
«Siamo separati, eppure siamo più uniti che mai – spiegano - Continueremo a esserlo per la nostra famiglia, tra di noi. Il sentimento è forte, però non è più quello che ci ha avvicinati».

Già da qualche settimana si rincorrevano le voci di un allontanamento tra i due, che però avevano smentito la notizia. Lo hanno fatto, dice oggi Bruganelli, 49 anni, «per riprenderci quello che era nostro. Va bene essere giudicati perché siamo personaggi pubblici, ma potevamo anche essere separati da tempo e non volerlo dire». Per Bonolis, 61 anni, «era una notizia che avremmo dovuto dare noi per primi a chi di dovere. Ma nel fascinoso mondo di Pettegolandia la gente si attacca vampirescamente alle vite degli altri ignorando sentimenti, affetti, figli».

Da qualche mese già vivevano separatamente: «Quando si è liberata la casa accanto alla nostra – spiega Bruganelli – ho capito che poteva essere comodo avere degli spazi separati. Per me, però, vale ancora quello che dice la canzone di Califano: “Non escludo il ritorno”». Per Bonolis «l’amore è complesso, si trasforma, non è solo “daje de tacco e daje de punta”. Spero di ritrovarlo il prima possibile».
Ancora Bruganelli: «Non riuscivo più a vivere con entusiasmo alcune delle cose che fanno parte di un rapporto di coppia. Da quando è morto mio padre, poi, ho proiettato il legame che avevo con lui su Paolo, il quale così è diventato un amico, un confidente. Quando ci siamo fidanzati io avevo 23 anni, non ero ancora laureata, lui era un uomo. Soltanto con il tempo e di fronte a certe circostanze abbiamo preso coscienza delle nostre differenze. Per esempio, Paolo è sempre stato molto romantico e molto passionale, al contrario di me che non lo sono affatto».

I figli, dell’allontanamento, non si sono accorti «perché Paolo è un padre e un marito meraviglioso. La cosa che mi ha sempre colpito di lui è la libertà che non ha mai tolto agli altri. L’ha insegnata ai nostri ragazzi, che sono cresciuti vedendoci attraversare litigi e difficoltà senza che il rispetto e l’amore venissero meno».

(Unioneonline/D)

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