#AccaddeOggi: 22 dicembre 1928, nasce Piero Angela

22 dicembre 2022 alle 07:01

Oggi avrebbe compiuto 94 anni Piero Angela, morto lo scorso agosto.

Conduttore tv, giornalista ma soprattutto divulgatore scientifico (il più amato dagli italiani), nasceva a Torino il 22 dicembre 1928. Il papà, medico antifascista, gli ha dato un'educazione molto rigida.

A scuola il piccolo Piero non andava bene: "Mi annoiavo mortalmente", racconterà. La sua prima passione è la musica, ma nel 1952 viene assunto in Rai, dove diventa cronista del GR, poi corrispondente al telegiornale, quindi conduttore del Tg1 e del Tg2.

A fine anni '60 inizia la sua attività da divulgatore scientifico che lo porta a condurre diversi programmi sulla Rai. Il più famoso è Quark con tutti i suoi "derivati". Anche il figlio Alberto segue le orme del padre e i due si trovano a condurre delle trasmissioni assieme.

Piero Angela è stato numerose volte in Sardegna ed è molto amato dai sardi perché ha contribuito con la sua opera di divulgazione a promuovere l'immagine dell'Isola.

Era sposato con Margherita, oltre ad Alberto i due hanno avuto anche una figlia, Christine.

Piero Angela è morto lo scorso 13 agosto nella sua abitazione romana, in seguito a una lunga malattia. Quando è venuto a mancare era in onda la 29esima stagione di SuperQuark, le cui ultime puntate furono registrate mentre lui era già malato. La sera di quel giorno venne trasmessa una di queste puntate inedite, preceduta dal messaggio che Angela aveva scritto poco prima di morire.

Il divulgatore scriveva questo.

"Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza - le sue parole -  e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale, ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell'ambiente e dell'energia. È stata un'avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio".

(Unioneonline/L)