Con un investimento di 26 milioni di euro parte l'irrigazione di 2.756 ettari di terre nel Sinis.

Il progetto di fattibilità è stato ultimato dal Consorzio di Bonifica di Oristano e interessa la zona del Sinis sud, che comprende i comuni di Cabras, San Vero Milis e Riola Sardo.

Obiettivo dell'importante progetto è quello di dotare una zona fertile e dall'alto valore imprenditoriale delle necessarie infrastrutture irrigue.

L'acqua arriverà attraverso un canale adduttore della diga Eleonora D'Arborea.

Il progetto è stato suddiviso in 4 lotti funzionali.

Il primo lotto, di 4 milioni di euro, è stato già finanziato dall'assessorato regionale dell'Agricoltura ed è stato inviato al ministero dell'Ambiente per la valutazione di impatto ambientale.

Si dovrà lavorare in una delle zone archeologiche di grande importanza, che comprende anche lo scavo di Mont'e Parma e di valenza ambientale per la presenza di zone umide e di un'avifauna di rilievo.

Come ha spiegato il commissario del Consorzio Battista Ghisu, l'avvio delle irrigazioni limiterà il prelievo forsennato dell'acqua dei tantissimi pozzi presenti nel Sinis che hanno portato ad una eccessiva salinizzazione dei terreni.

Proprio per la presenza di queste peculiarità di carattere archeologico e ambientale, oltre alle imprese che avvieranno gli interventi, i lavori saranno seguiti insieme ai tecnici del Consorzio, degli archeologi, geologi e agronomi.

Si prevede di realizzare una rete irrigua principale.

Per questo motivo la realizzazione del primo tratto della condotta principale, con 238 (comizi) punti di distribuzione da 10 ettari ciascuno che consentirà una portata d'acqua di 1,75 metri cubi al secondo.
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