Stop alla produzione di energia per una giornata intera: dalle 23 di ieri alle 23 di oggi la centrale Grazia Deledda dell'Enel si è fermata per lo sciopero nazionale. La piattaforma nazionale dello sciopero si fonde con le emergenze locali.

«Ai piani di fermata della centrale - dice Francesco Garau, segretario regionale della Filctem Cgil - non corrisponde un'alternativa concreta per i lavoratori. C'è incertezza assoluta sul destino degli operai dopo la fermata». Le batterie per gli accumuli arrivate a Portovesme qualche settimana fa non sono una soluzione per i lavoratori.

«Il nuovo management dell'Enel ha detto chiaramente che non c'è un piano di riconversione per Portovesme - dice Pierluigi Loi, segretario regionale Uiltec - l'unico progetto è quello delle batterie che però non ha nessun risvolto occupazionale».

Gli operai sono rimasti in presidio davanti alla centrale dalle 8 alle 14. «È arrivato il momento del fare, andare tutti uniti nella stessa direzione - dice Giorgio Caleresu, segretario della Flaei Cisl- con l'obiettivo primario della salvaguardia del posto di lavoro. In questo territorio abbiamo il vantaggio dei fondi del Just Transition Fund, sarà essenziale tradurli in posti di lavoro per la transizione».

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