Il 2020, l'anno dell'avvento della pandemia, ha portato lutti ma anche miseria, con un'incidenza della povertà che è cresciuta di 2,2 punti percentuali: un incremento che, ad eccezione dell’aumento registrato nel Mezzogiorno, è superiore al dato nazionale.

Più di sedici famiglie su cento nella nostra regione, esattamente 110mila, vivono sotto la soglia di povertà. Famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, perché senza uno stipendio su cui poter contare (il 51,2%), o con l'unico appiglio di un lavoro precario e malpagato. Una povertà che investe ovviamente anche i minori, decine di migliaia di bambini e adolescenti sui quali - oggi più che mai - pesano altissime probabilità (sei su dieci) di non migliorare la propria condizione e di non poter salire sull'ascensore sociale.

Sono alcuni dei dati del Rapporto 2022 della Caritas regionale presentato ieri a Cagliari nella sala Benedetto XVI del seminario arcivescovile. Dati relativi a tutte le diocesi dell'Isola, numeri e storie che raccontano una condizione di disagio cresciuta col Covid e incancrenita dal caro-vita e dal caro-energia. Diecimila le persone che nel 2020 hanno chiesto aiuto alla Caritas. “Soprattutto donne, madri di famiglia”, ha spiegato Raffaele Callia, delegato regionale e responsabile del Servizio studi e ricerche Caritas. “Nel 2021, invece, le richieste d'aiuto di uomini e donne si equivalgono”. Età media 48 anni, persone dunque in età da lavoro, e che un lavoro non l'hanno, oppure è malpagato.

I numeri della povertà, elaborati anche sulla base dei dati Istat, raccontano solo in parte la realtà. “I poveri non sono soltanto quelli che chiedono aiuto”, ha spiegato don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana di Cagliari. “Quelli da noi intercettati rappresentano solo la punta dell'iceberg”.

Monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari, ha richiamato il senso vero della parola carità. “Il primo gesto della carità è saper guardare la realtà”, ha detto. “Un gesto che interpella la libertà. Carità è lasciarsi ferire dal grido dei propri fratelli. Il compito della Chiesa è avvicinarsi agli uomini, sapendo proporre un cammino di riscatto; vedere il bisogno e saperlo trattare in vista di un cammino di crescita”.

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