"Esiste solo una via d'uscita: assicurare alla Sardegna una compagnia aerea e garantire ai sardi una completa mobilità e i vantaggi economici derivanti dall'essere parte integrante ed accessibile di un mercato aperto".

Così il governatore della Regione Sardegna, Christian Solinas, in merito alla crisi che ha portato alla messa in liquidazione di Air Italy e che ha messo a repentaglio 550 posti di lavoro nell'Isola.

Lo stesso Solinas ha annunciato incontrerà Akbar Al Baker, amministratore delegato di Qatar Airways, il gruppo che detiene il 49% di Air Italy.

"Nell'interesse di tutti i sardi - continua il presidente della Regione - e con la massima attenzione alla tutela dei lavoratori, al valore industriale di un'esperienza e un know-how consolidato proseguiremo il dialogo già avviato a livello istituzionale per cogliere ogni opportunità possibile per consentire alla Sardegna di continuare a essere parte connessa e raggiungibile del Paese e dell'Europa".

Solinas, inoltre, conferma "fiducia sugli investimenti di Qatar Foundation endowment e Qatar Investment Authority nel quadro di una più ampia intesa tra Italia e Qatar, confermata di recente dalla visita di Mattarella Doha".

L'IPOTESI - Si fa strada intanto l'ipotesi di un ingresso della Regione negli assetti societari della compagnia. L'obiettivo è compensare, almeno in parte, la fuoriuscita del socio di maggioranza che detiene il 51% delle quote, Alisarda, che non ha alcuna intenzione di ripianare la perdita record di 230 milioni del 2019.

Per ora si tratta soltanto di un'ipotesi, ma il testo della legge di bilancio, che sarà trasmesso nelle prossime ore dalla Giunta alla commissione competente del Consiglio regionale, sarà integrato con un maxi emendamento che potrebbe contenere misure specifiche per la compagnia aerea.

Attraverso la Sfirs, la finanziaria regionale, la Regione entrerebbe così nella compagine societaria.

La Giunta non conferma e non smentisce, ma su questo percorso crede molto il Pd, che invoca "il modello vincente della Corsica".

RYANAIR - Le parole di Solinas arrivano al termine di una giornata iniziata con la conferma che Ryanair non farà alcuna offerta per acquisire Air Italy. Lo ha detto chiaramente e senza fronzoli in un'attesa conferenza stampa a Milano David O'Brien, Chief Commercial Officer della compagnia low cost.

"Chiariamo subito - ha detto - non c'è alcun interesse di Ryanair di comprare Air Italy. Per noi non ha alcuna utilità, Air Italy non ha slot che ci possono interessare.

L'interesse di Ryanair è tutto commerciale. L'azienda ha infatti annunciato "speciali tariffe di salvataggio" per accogliere i clienti di Air Italy i cui voli sono stati cancellati.

O'Brien ha comunque fatto degli annunci interessanti per la nostra regione. Ryanai potrebbe aprire una base nell'aeroporto di Olbia, e anche assumere alcuni lavoratori di Air Italy. "Siamo in discussione per farlo, per aprire una seconda base in Sardegna. Ci stiamo lavorando ma difficilmente succederà per l'estate, ed è un discorso indipendente rispetto a quello sulla liquidazione di Air Italy".

Per una nuova base tuttavia "servono più aeromobili e stiamo lavorando per averli". Il nodo sta tutto nei mezzi: "Con i nuovi aerei ci sarà anche la possibilità di riassorbire alcune unità del personale viaggiante di Air Italy che hanno perso il lavoro".

"Per ogni nuovo aereo - ha specificato - servono 30-40 persone di equipaggio. Conosciamo i piloti di Air Italy, sono ben preparai, se aumentiamo il numero di aeromobili ci sarà certamente lavoro per loro. Se poi riuscissimo a realizzare la base a Olbia, l'indotto potenziale sarebbe di 200 persone per ogni immobile basato".

Altro annuncio, sarà potenziata l'offerta di voli per l'Isola. Per la prossima stagione invernale Ryanair inaugurerà il collegamento Malpensa-Cagliari, e a marzo partirà il volo per Alghero, che continuerà ad operare per tutto l'inverno prossimo.

CRITICHE AD AIR ITALY E CONTINUITÀ - O'Brien non ha risparmiato una stoccata alla compagnia: "Siamo dispiaciuti per la vicenda e non cerchiamo di sfruttarla, noi proseguiamo la nostra crescita indipendentemente da Air Italy. Ma alcune cose vanno dette: il loro personale navigante era il 50%, il nostro è l'85%. Questo dato la dice lunga sull'efficienza delle compagnie aeree".

Poi, parlando della Sardegna, ha detto: "La Regione non ci ha approcciato in merito a questa vicenda, ma con l'ente ci sono contatti regolari. Siamo un vettore importante per la Sardegna. Nell'Isola andrebbe riformulato il sistema delle rotte di continuità territoriale, che sembrano fatte su misura per alcune compagnie aeree".

L'INCONTRO CON DE MICHELI - Sempre in queste ore il ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha nuovamente espresso la "forte irritazione" del governo per la gestione della crisi di Air Italy e per il mancato coinvolgimento delle istituzioni.

L'esponente del Pd ha incontrato una delegazione delle forze di opposizione in Consiglio regionale, e ha ricordato l'invito del governo ai liquidatori di procedere con percorsi alternativi "che offrano maggiori garanzie e tutele ai lavoratori e ai passeggeri".

De Micheli ha parlato anche della continuità, nel suo incontro con i consiglieri sardi: "Sosterremo la regione sulla proroga dell'attuale bando", necessaria perché il bando è in scadenza il 16 aprile e la Giunta Solinas ancora deve preparare il nuovo (di cui una prima versione è stata bocciata da Bruxelles).

"Dobbiamo garantire che la compagnia possa operare per qualche mese, stasera ne parleremo con la De Micheli e troveremo una soluzione a breve", ha detto invece il ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli rispondendo al question time al Senato.

(Unioneonline/L-l.f.)

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