Molti progetti sono in ritardo e manca un coordinamento regionale: fondi Pnrr a rischio
Opposizione ed enti locali lanciano l’allarme, fondi a rischio in SardegnaL'aula del Consiglio regionale sardo (Ansa)
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Fondi del Pnrr a rischio in Sardegna per i ritardi nei progetti.
«Un mese fa in Aula ci siamo lasciati con l’impegno di costruire una strategia comune per non rischiare di perdere il treno del Pnrr e di un Recovery Plan legato all’insularità, di recuperare il tempo perduto e di ripartire da una programmazione territoriale abbandonata. Ebbene, da allora è ancora tutto fermo». Cesare Moriconi, consigliere regionale del Partito democratico, rilancia l’allarme. E con lui lo hanno fatto nei giorni scorsi il Crenos e i rappresentanti degli enti locali che fanno parte della cabina di regia sui fondi comunitari.
Le risorse
Dal 2021 al 2027 l’Isola avrà a disposizione circa 8,7 miliardi di euro, dal Pnrr, dal Fondo complementare, dal Fesr, dal Fse Plus, dal Just Transition Fund, la “transizione verde”, e per quest’ultimo, la quota assegnata all’Italia - di poco più di un miliardo di euro - sarà destinata al risanamento dell’ex Ilva di Taranto e al la riqualificazione del Sulcis Iglesiente.
Le competenze
Il problema della mancanza di professionisti per la progettazione è stato evidenziato anche nell’ultimo rapporto Crenos. «Le pubbliche amministrazioni del Sud hanno lavoratori meno competenti e più anziani: la preoccupazione è che questo divario si traduca in una diversa capacità di progettare, gestire e realizzare i piani di investimento previsti dal Pnrr», sottolineano gli economisti delle Università di Cagliari e Sassari. La Regione Sardegna ha reclutato 37 figure e il pericolo è che vengano in realtà allocate a smaltire l’arretrato. Mentre la Regione dovrebbe avere un ruolo decisivo nel supportare la capacità progettuale delle amministrazioni locali». Ancora: «Un’altra criticità sta nella parcellizzazione delle iniziative, i singoli comuni fuggono in avanti cercando di intercettare i bandi, quando invece servirebbe un coordinamento regionale».
(Unioneonline)
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