Marmilla, la startup del vino alla conquista del mondo
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Dove fino a pochi anni fa c’era una collina zeppa di pietre, ora ci sono 32 ettari di vigne: "Produciamo 100mila bottiglie, all’anno, ma entro tre anni contiamo di assestarci a quota 250mila, da distribuire soprattutto nel mercato estero", racconta Salvatore Pilloni.
Quella di Su’Entu è una scommessa in parte già vinta: una cantina creata dal nulla (viti impiantate tra il 2009 e il 2010), che ha già incassato premi e stelle nelle guide nazionali, in un territorio dove la tradizione vinicola si era persa quasi del tutto.
La cantina è stata inaugurata venerdì a Sanluri: qui verranno prodotti 8 vini (sette si trovano già in commercio, uno verrà presentato nelle prossime settimane), grazie a un’azienda che ha puntato su un miscuglio di esperienza e forze nuove. Il direttore commerciale è Andrea Balleri, migliore sommelier d’Italia nel 2013; l’enologo è Pietro Cella, già al lavoro con le cantine Mesa e Contini. Poi c’è "una squadra giovane, con la quale stiamo cercando di ricostruire la tradizione vinicola della Marmilla", dice Valeria Pilloni, amministratore delegato di Su’Entu.
Alla presentazione, di fronte all’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi, è stato annunciato anche che il bovale della cantina verrà servito a settembre al pranzo organizzato dallo chef Enrico Derflingher per l’Expo 2015, a cui parteciperà anche il principe Carlo d’Inghilterra. Il ricevimento era in programma a Villa Lario, sul lago di Como.
Sull'utilizzo del bovale al pranzo "reale" però si è sviluppato un piccolo mistero. La circostanza è stata smentita ieri da Derflingher. Salvatore Pilloni spiega: "Comprendo le esigenze di riservatezza, ma non posso che confermare che il nostro vino era stato selezionato per i ricevimenti delle importanti personalità che la struttura è solita ospitare".