Latte, oggi il tavolo a RomaSalvini: "No ai manganelli"
Al ministero delle Politiche agricole tornano a trattare allevatori e industriali. Si parte da 72 centesimi al litroPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
È convocato per questa mattina, alle ore 11.30, nella sede romana del Ministero delle Politiche agricole, il nuovo tavolo di negoziato tra governo, industriali e pastori, per cercare di trovare un accordo definitivo alla vertenza sul prezzo del latte.
Si riparte dai 72 centesimi al litro con cui si è chiusa la prima trattativa, il 14 febbraio scorso, alla Prefettura di Cagliari. Sul banco, gli allevatori metteranno la loro controproposta, 80 centesimi come "base di partenza" per riuscire ad arrivare successivamente alla fatidica "quota 1 euro".
Il ministro Centinaio, invece, tenterà di mediare, riferendo anche quanto portato a casa da Bruxelles, dove è volato per incontrare il commissario Ue Philip Hogan.
Quest'ultimo ha dato un primo nulla osta alle misure ipotizzate dal governo, aprendo anche alla possibilità di prevedere aiuti europei per la promozione dei prodotti caseari sardi.
Un negoziato delicato, mentre proseguono le proteste in diverse zone dell'Isola e mentre arrivano anche le prime denunce.
Il Viminale, però, predica calma.
Matteo Salvini ieri ha incontrato una delegazione di pastori a Carbonia, con tanto di foto di gruppo pubblicata su Twitter, spiegando: "Sono contento di non aver usato la forza come qualcuno ci chiedeva, ma il dialogo. Perché io i manganelli sui pastori... mai e poi mai ordinerò di usarli".
"Le posizioni si stanno avvicinando -ha aggiunto il ministro dell'Interno - e spero di contribuire a mediare per risolvere il problema".
(Unioneonline/l.f.)
La controproposta dei pastori - Video:
Proteste e solidarietà - Foto: