Confagricoltura Sardegna ha lanciato un appello alla Regione: "Attivi subito un tavolo permanente per la gestione delle malattie animali e per le calamità, che colpiscono le nostre colture".

L’associazione di categoria si è detta preoccupata dopo i numerosi contagi causati dalla Lingua blu e per l’invasione delle cavallette in alcune zone dell’Isola.

"Il quadro di enorme sofferenza in cui versa oggi il mondo delle campagne regionale - ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele - è dovuto a una mancata programmazione degli interventi preventivi che ci obbligano a rincorrere i problemi e a spendere ingenti risorse delle casse pubbliche".

"Se da un lato, sul versante della Lingua blu, ci siamo trovati di fronte a un ritardo, nei modi e nei tempi, dell'avvio della campagna vaccinale, dall'altro è stata sottovalutata la portata della nuova schiusa delle cavallette, che hanno falciato i campi distruggendo pascoli e future riserve foraggere degli allevatori", ha aggiunto.

"Questa situazione è la conseguenza di una non attenta valutazione dei fenomeni che si stavano sviluppando in alcuni territori dell'Isola. Se si fosse intervenuti rapidamente con cordoni sanitari, isolamento e contenimento delle realtà a rischio e con la precauzione massima nelle movimentazioni degli animali il quadro odierno sarebbe sicuramente diverso. Negli incontri tenuti questa estate con gli uffici regionali si era detto di partire già dall'autunno con una forte campagna vaccinale e di disinfestazione, ma a oggi non ci è stato comunicato ancora nulla su prossimi interventi in cantiere", ha concluso Mele.

Confagricoltura Sardegna chiede inoltre di accedere agli studi e alle sperimentazioni che in passato aveva portato avanti l'Agenzia regionale Laore Sardegna per intervenire sul contenimento della circolazione del culicoide, l'insetto vettore del Blue tongue.

(Unioneonline/F)

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