È stato in Sardegna il rogo più vasto che si è registrato in Italia nel 2021.

Nell’anno appena trascorso, secondo i dati Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), l’Isola è stata interessata da 40 eventi (rispetto, ad esempio, ai circa 500 della Sicilia), ma in un unico episodio, avvenuto a fine luglio nel complesso Forestale Montiferru-Planargia, è stato colpito dalle fiamme circa il 63 per cento del totale del territorio interessato dai roghi, risultando quindi l'incendio più esteso in tutta Italia in termini di area bruciata e coinvolgendo 10 comuni del Montiferru, provocando ingenti danni economici e sociali e danneggiando un patrimonio colturale e ambientale di grande significato paesaggistico.

Nel nostro Paese, risulta che il 40-50 per cento del territorio in cui si verificano i roghi è composto da foreste: dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 risulta bruciata complessivamente una superfice pari allo 0,5% del territorio Italiano (corrispondente al Lago di Garda), sottolinea l’Ispra. Tra le coperture arboree, la categoria più colpita è quella delle latifoglie sempreverdi (macchia mediterranea) per il 56%, seguono le classi di latifoglie decidue (come le querce) 25% e le classi di aghifoglie sempreverdi, come i pini mediterranei, 19%.

Molto complesso da esaminare è il legame tra cambiamenti climatici e incendi in quanto non sono da considerare solo gli effetti diretti di siccità prolungata e alte temperature, ma anche gli effetti del clima sugli insetti e sulle malattie delle piante, che le rendono più vulnerabili. I roghi possono accelerare i processi di perdita di biodiversità, rilascio di anidride carbonica, aumento del rischio idrogeologico, erosione del suolo, inquinamento da polveri dell'aria e dei corpi idrici.

Nel 2021 la Sicilia risulta essere la regione che ha registrato le maggiori porzioni di aree bruciate, circa il 3,5% della superficie complessiva regionale; sono stati interessati da incendi il 60% dei Comuni (su un totale di 235). La seconda regione è la Calabria, per una superficie pari al 2,4%, con 240 Comuni interessati.
(Unioneonline/s.s.)

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