Dopo il giallo di ieri pomeriggio, con anticipazioni di stampa poi smentite dal ministero dell'Economia, nella tarda serata il governo ha inviato nella tarda serata la lettera di replica alla Commissione europea sullo stato del debito italiano, che nel 2018 anziché diminuire in rapporto al Pil, è cresciuto.

L'Ue ha risposto a stretto giro, nella mattinata di oggi, facendo sapere di aver ricevuto la missiva.

"Ora la includeremo nella nostra valutazione complessiva" del bilancio italiano, fa sapere uno portavoce della Commissione.

Il rapporto sarà pubblicato mercoledì prossimo assieme alle raccomandazioni economiche.

"NESSUN TAGLIO AL WELFARE" - Nel testo, firmato dal ministro Giovanni Tria, non c'è alcun riferimento ai tagli al welfare nel 2020-2021 - e in particolare alle misure cavallo di battaglia dell'esecutivo gialloverde, Quota 100 e reddito di cittadinanza - che erano contenuti nella bozza pubblicata da alcuni giornali. Bozza di cui il vicepremier Luigi Di Maio aveva dichiarato di non essere a conoscenza.

Nella missiva inviata a Bruxelles, si legge che "il governo sta elaborando un programma complessivo di revisione della spesa corrente comprimibile e delle entrate, anche tributarie" e viene annunciata la prossima introduzione della flat tax. La misura, spiega il Def, "sarà attuata nel rispetto degli obiettivi di riduzione del disavanzo".

Allegato alla lettera, indirizzata al vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, e al commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, un documento di 58 pagine che analizza i fattori che influenzano l'andamento del debito pubblico nel nostro Paese.

Il disavanzo di quest'anno, afferma ancora il ministro, "sarà minore di quanto prospettato nelle ultime previsioni" perché "l'andamento dell'economia e il gettito fiscale hanno finora superato le previsioni del Programma di stabilità" e "le entrate non tributarie sembrano superare le previsioni e l'utilizzo delle nuove politiche di welfare è finora inferiore alle stime sottostanti alla legge di bilancio per il 2019".

GOVERNO NEL CAOS - Il giallo della lettera trapelata e poi sconfessata ha aperto un nuovo fronte di scontro tra Lega e Movimento 5 Stelle, con Di Maio che ha accusato gli esponenti del Carroccio di aver diffuso la missiva ancora in una fase di stesura provvisoria ed è a caccia della "manina" che l'avrebbe fornita ai giornali.

Un caos che è stato sbrogliato in serata solo con l'intervento - e la mediazione - del premier Giuseppe Conte, che ha sollecitato "tutte le verifiche, anche giudiziali, affinché chi si è reso responsabile di tali fughe di notizie false sia chiamato alle conseguenti responsabilità".

(Unioneonline/F)
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