Da chi produce il primo foglio di carta anti spreco, ricavato interamente dallo scarto dell'aglio, alla pescatrice di plastica che salva l'ambiente e il clima, da chi ha ideato l'ecosapone per pulire i monumenti a chi ha realizzato un orto-robot per disabili, fino a chi ha abbandonato carriere nella City londinese e come dirigente di Amazon per fare marmellate e garantire energia pulita o si è inventato un agri drive-in contro il Covid. Sono solo alcune delle idee nate dall'ingegno dei giovani italiani che si reinventano il lavoro e presentate all'Oscar Green di Coldiretti, il premio alla creatività con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e di quello delle Politiche Giovanili. Tante proposte scelte dopo una lunga selezione territoriale tra migliaia di giovani imprenditori di tutta Italia, i veri protagonisti dell'Italia che si rialza.

Fra i finalisti anche due sardi, Ivano Fodde e Andrea Liverani, che si sono inventati, rispettivamente, il “Supergin della nonna” e i “Droni sentinelle della campagna”.

L’idea di Ivano nasce da un utilizzo di “Sa pompìa”, un antico agrume sigillo di Campagna Amica, tra i più rari del mondo, dai connotati del cedro, di colore giallo e dal peso che spesso raggiunge anche un chilo, coltivato e sbucciato dalle sapienti mani di nonna Luisa, per diventare marmellata o liquore. Poi l’incontro con il re dei mastri distillatori italiani Gigi Marazzi, e l’idea di estrarre il nervo vitale di questa essenza autentica di Sardegna per farlo diventare gin. Oggi la ricetta di questo gin straordinario è nelle mani di Ivano che l'ha combinato, in alambicco, con ginepro e scorze di questo frutto dall'olio essenziale inebriante, pungente e agrumato. Il “Luis gin”, in onore della nonna, ha conquistato i prestigiosi porti della Sardegna, i locali più “in” dell'isola e l'entusiasmo dei giovani. 

L’idea di Andrea nasce invece con una start up, che ha attivato una partnership per un progetto di rete sperimentale sull'agricoltura di precisione di ben 10 aziende agricole. L'obiettivo è quello di evitare lo spreco d'acqua e somministrare solo il concime e il fertilizzante strettamente necessario ottenendo, allo stesso tempo, il minimo impiego di energia, un abbattimento dell'inquinamento chimico e un’ottimizzazione della resa per ettaro. Il tutto attraverso la tecnologia e il monitoraggio “aereo”, con droni che intuiscono, pianta per pianta, quale sia il reale fabbisogno energetico, indicando anche al trattore in moto sul campo dove erogare più o meno fertilizzante. Metodologia equivalente per gli irrigatori d'acqua o per la lotta ai parassiti. Il progetto prevede un monitoraggio aereo settimanale, che restituisce dei dati da studiare in base a coltura e tipologia del terreno. 

Gli oscar di Coldiretti sono stati promossi nella Giornata Internazionale della consapevolezza sulle perdite e sprechi alimentari proclamata dalle Nazioni Unite, in occasione di Youth4Climate che anticipa la riunione dei ministri della Cop26, la conferenza mondiale dell'Onu sui cambiamenti climatici in programma a Glasgow dall'1 al 12 novembre.
(Unioneonline/v.l.)

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