Doppia proroga per i trasporti nell’Isola, sia sul fronte della continuità territoriale aerea che su quella marittima.

L’ultima è arrivata per quella via mare, dopo che quest’estate il ministero ha invitato alcune compagnie, tra le quali Grendi - che si è presentata in partnership con Corsica Ferries - a formalizzare le offerte per l'affidamento diretto sulla Civitavecchia-Cagliari ripristinando lo scalo intermedio di Arbatax, già soppresso da tempo.

La procedura si è quasi conclusa e, in attesa dell'ufficialità del vettore, il ministro alle Infrastrutture Enrico Giovannini ha annunciato oggi al Question time alla Camera che l'offerta è stata scelta. La compagnia di navigazione individuata espleterà il servizio pubblico per sei mesi sino a marzo, "nelle more dello svolgimento di una nuova procedura di gara per l'affidamento del medesimo servizio per la durata di 5 anni. Quindi la continuità territoriale è assicurata", ha detto Giovannini a Montecitorio.

Per la Genova-Porto Torres è ancora in corso la procedura di gara, mentre per la Civitavecchia-Olbia il servizio è garantito da Tirrenia-Cin, in accordo con Gnv e Grimaldi, senza oneri per lo Stato, fino al 31 maggio 2023. Perplessità dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che chiedono regole e servizi certi, oltre a clausole di salvaguardia sociale per i lavoratori.

AEREI – Sul fronte aereo, dopo la nascita di Ita e l'addio di Alitalia con l'imminente scadenza della proroga della continuità territoriale da e per tutti gli scali sardi, Giovannini ha firmato ieri il decreto che stabilisce il regime per garantire che i servizi “onerati” sulle rotte da Cagliari, Olbia e Alghero verso Roma Fiumicino e Milano Linate, possano proseguire anche dopo il 15 ottobre (data di uscita di Alitalia) con una procedura d'urgenza e una selezione che viene affidata alla Regione.

"Un importante risultato per garantire la piena connettività dell'Isola", ha dichiarato. Ma la strada è ancora a metà, si attende il nuovo regime di voli agevolati che dovrà essere messo in piedi dalla Regione Sardegna senza violare i dettami della Commissione Europea, che già più volte ha frenato sul dimensionamento dello schema proposto dall'amministrazione regionale.

(Unioneonline/D)

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