Chimica verde, Pili: “Rivedere gli accordi firmati 10 anni fa”
L’assessore regionale all’Industria ha incontrato i rappresentanti del Consorzio Industriale di Sassari e di Matrica. Obiettivo: aggiornare piano di riconversione
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Faccia a faccia tra l’assessore regionale all'Industria Anita Pili e i rappresentanti del Consorzio Industriale di Sassari e di Matrica, la società nata nel 2011 dalla joint-venture paritetica tra Novamont e Versalis. Tema all’ordine del giorno: la riconversione e la riqualificazione industriale del Sassarese.
"Per essere attrattivi serve fare sistema affinché le scelte di sviluppo, a partire dalla configurazione energetica dell'isola per finire con la riconversione industriale della chimica verde rappresentino l'indirizzo strategico per il futuro della Sardegna", ha spiegato l'assessore a margine degli incontri.
"ll comparto della chimica verde può contribuire significativamente allo sviluppo sostenibile di tutta l'area a patto che vengano rivisti gli accordi firmati dieci anni fa - ha continuato l'esponente della Giunta Solinas - Il progetto risulta in ritardo in alcune sue parti e alcuni elementi degli accordi risultano modificati, è evidente quindi la necessità di fare il punto con il Governo e dare gambe al piano di riconversione aggiornandolo e modificandolo per renderlo attuale rispetto al momento storico che stiamo vivendo e in linea con le esigenze dei territori".
Con i rappresentanti del Consorzio Industriale l'assessore ha condiviso la necessità di partire subito con un secondo bando Mise sull'Area di crisi industriale complessa di Porto Torres e Sassari o di procedere con l'integrazione dei fondi per coprire i progetti finanziati, dando così completa attuazione al programma in essere. "Contestualmente - ha spiegato Pili - è urgente la necessità di accelerare con la Zes per rendere più attrattivo il territorio".
Nel corso dell'incontro è stato anche fatto il punto della situazione su due progetti già presentati (il primo sulla gestione della posidonia in eccesso e il secondo relativo a un nuovo impianto di trattamento e recupero di rifiuti urbani e liquidi speciali) e sul recente finanziamento di 4 milioni di euro per il depuratore consortile delle acque, un impianto che tratta i reflui industriali provenienti dalle aziende del gruppo Eni e dall'agglomerato industriale, quelli civili del comune di Porto Torres e importanti volumi di rifiuti liquidi provenienti da tutta l'Isola.
(Unioneonline/l.f.)