Il governo è al lavoro per portare nuovi sostegni contro il caro bollette, causato dagli aumenti del prezzo dell’energia, e per apportare "correzioni mirate" al decreto Sostegni ter sul Superbonus, in particolare alla norma che limita la cessione dei crediti.

Nello specifico, il provvedimento che porterà nuovi aiuti per contrastare i rincari di luce e gas dovrebbe valere 4 miliardi di euro (che si andranno a sommare ai 9,5 già stanziati a partire da luglio) e, secondo quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi, non ci sarà scostamento di bilancio.

Non è ancora chiaro, invece, che forma prenderanno i nuovi sostegni.

La somma dovrebbe arrivare in parte (1,5 miliardi) dai proventi delle aste per l’utilizzo dell’anidride carbonica, mentre altri due miliardi e mezzo potrebbero essere ricavati attraverso un meccanismo finanziario (cartolarizzazione) che taglierebbe quei balzelli (gli oneri di sistema) non legati direttamente ai consumi ma che si pagano con la fattura. Il pacchetto è attualmente in fase di studio a Palazzo Chigi.

Per quanto riguarda invece il Superbonus, l’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi è pronto a eliminare i limiti alle cessioni di crediti. La decisione è stata presa dopo il pressing del Movimento 5 Stelle e delle imprese, che oggi sono scese in piazza a Roma per protestare contro la norma che rischia di paralizzare il settore dell'edilizia, con conseguenti perdite di posti di lavoro e fermo dei cantieri.

Le due misure dovrebbero essere varate dal Consiglio dei ministri in programma la prossima settimana e potrebbero anche far parte di un unico decreto.

(Unioneonline/F)

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