Confartigianato Imprese Sardegna ha scritto al governatore Christian Solinas, ai prefetti di Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari, ai parlamentari e ai consiglieri regionali per esprimere la preoccupazione delle imprese delle costruzioni, dell’impiantistica e dell’indotto dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge Sostegni ter, che introduce una forte restrizione al sistema delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione energetica ed edilizia degli immobili. 
Il sistema casa dell’Isola è rappresentato da 23mila imprese e 49mila addetti, il cui fatturato, trainato dall’effetto bonus casa e superbonus, è cresciuto del 35,9% rispetto al periodo pre-Covid, immettendo sul mercato delle imprese edili oltre 500 milioni di euro di liquidità. 
“Tra le imprese e gli addetti del settore, che già si trovano ad affrontare le gravi ripercussioni connesse all’aumento dei prezzi delle materie e al difficile approvvigionamento delle stesse – ha scritto la presidente di Confartigianato Sardegna, Maria Amelia Lai – vi è una grandissima preoccupazione e tantissimo disagio a causa di questo ennesimo provvedimento che sta avendo un impatto fortemente negativo anche sugli utenti finali”.
“Oltre alle criticità legate sia alla sostenuta ripresa in atto e sia a manovre speculative – si legge ancora nell’appello -, la situazione risulta particolarmente pesante per quelle imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni, attraverso lo sconto in fattura o l’acquisizione del credito direttamente dal consumatore, e che ora si trovano con la difficoltà, se non l’impossibilità, di cedere a loro volta il credito, con negative ripercussioni sui flussi di cassa, sulla programmazione dell’attività aziendale e sulla tenuta occupazionale”.
L’associazione di categoria ha parlato di “effetti perversi” delle norme, ”che provocano un blocco nell’operatività di tante imprese oneste e responsabili. Situazione che, di fatto, produce ripercussioni negative su cittadini e consumatori che hanno fatto affidamento sulla possibilità di utilizzare l’agevolazione per adeguare i propri immobili ai più elevati standard di efficienza energetica e di sicurezza sismica”.
“Tale blocco di operatività, oltre a non garantire una veloce transizione green che rappresenta uno dei più ambiziosi progetti dell’Unione europea – sottolinea ancora Confartigianato –, rischia di raffreddare la tanto auspicata ripresa economica e, conseguentemente, il positivo andamento del Pil anche in Sardegna”.
“È auspicabile che le norme in questione vengano rapidamente riviste e modificate per consentire la piena ripresa delle attività, ora di fatto sospese per l’incertezza che ne è scaturita – ha concluso Lai – le norme, pur mantenendo adeguati presidi di controllo sulla ‘bontà’ dei soggetti che operano nell’ambito della cessione dei crediti, devono consentire un numero adeguato di transazioni fra coloro che partecipano alla filiera dell’intervento e, in ogni caso, ammettere sempre la possibilità di cessioni nei confronti di intermediari finanziari iscritti ai relativi albi”.
(Unioneonline/F)

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