Il ministro per il Sud Mara Carfagna ospite del secondo appuntamento della scuola di formazione politica dei Riformatori sardi.

Nel suo intervento, in videoconferenza, l’esponente di Forza Italia ha annunciato: “Con la Regione Sardegna e il commissario straordinario Aldo Cadau promuoverò un tavolo per comprendere quali siano i fabbisogni della Zes sarda (la Zona economica speciale, ndr)  in termini di finanziamenti e per programmare quelli necessari per poterla sostenere economicamente".

Carfagna ha ricordato che rispetto alle altre sette, la zona sarda "era rimasta indietro per una serie di ragioni burocratiche. Ora abbiamo sbloccato la situazione e si può partire alla pari con le altre".

A causa del ritardo la Zona sarda beneficerà in minima parte dei 630 milioni di euro inseriti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza proprio per le Zes. Quella dell'Isola, al momento, ha specificato il ministro, "è titolare di un investimento di dieci milioni per migliorare il collegamento tra il porto di Cagliari e la statale 195, ma questo è solo il primo di una serie di interventi di infrastrutturazione che noi programmeremo con i fondi nazionali di sviluppo e coesione".

Qualche giorno fa è stato anche istituito un contratto di sviluppo per tutte le Zes che il governo ha finanziato con 250 milioni di euro. "Chiederemo al ministro Carfagna che non siano divisi equamente in otto parti uguali, ma che alla Sardegna sia destinato un numero di risorse maggiore - ha annunciato invece il commissario Cadau - d'altra parte abbiamo preso solo dieci milioni". Ancora, Carfagna ha sottolineato che "il Governo ha scommesso molto sulle Zes perché saranno un volano per il Mezzogiorno e un polo di attrazione per investimenti nazionali e internazionali".

Proprio per questo "le abbiamo inserite all'interno del Pnrr attraverso una linea di finanziamento di 630 milioni per garantirne l'infrastrutturazione e attraverso una riforma che ha potenziato la governance, semplificandone le procedure e incrementando le agevolazioni fiscali". Grazie a questa riforma, ha aggiunto, "oggi il commissario straordinario di governo ha poteri reali per poter essere l'unico interlocutore di chi intende investire in quelle aree. Gli interessati potranno godere di un credito d'imposta che abbiamo aumentato da 50 a 100 milioni per ogni investimento e potranno inoltrare la domanda attraverso uno sportello unico digitale che sarà operativo nelle prossime settimane". 

(Unioneonline/l.f.)

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