Si apre un importante spiraglio per la Sardegna impegnata in questi giorni nella tutela del Cannonau, messo a rischio dalla bozza del nuovo decreto ministeriale.

Il Mipaaf ha congelato per ora la discussione sul documento da varare in linea col nuovo regolamento europeo.

Ieri mattina, nell’incontro con le organizzazioni di categoria, il Ministero ha proposto l’elaborazione di un unico allegato in cui riunire tutte le varietà utilizzabili e iscritte al registro nazionale, indicando le relative condizioni di utilizzo.

"Ma soprattutto - fanno sapere da Assoenologi Sardegna – ha dato tempo alle organizzazioni di categoria fino al 28 agosto per discutere la bozza in esame e presentare eventuali modifiche. In pratica c’è la possibilità di trovare un modo per lasciare intatte, come lo sono oggi, le denominazioni interessate e la loro tutela".

Per il presidente regionale di Assoenologi, Mariano Murru, un grande passo avanti "anche se la battaglia non è conclusa. Siamo riusciti però a evitare che il tutto passasse inosservato e al momento abbiamo ottenuto una preziosa tregua che ci permetterà di concordare una soluzione valida per entrambe le parti".

Insomma, un mese di tempo per impedire che altre regioni italiane, come la Toscana, l’Umbria o il Veneto possano mettere in commercio bottiglie con scritto nell’etichetta Cannonau della Maremma, del Trasimeno o dei Colli Berici. E nella stessa situazione di rischio, al momento, si trovano anche il Nuragus di Cagliari, il Nasco, il Semidano Sardegna e il Girò. Agosto alle porte si annuncia un mese caldo, e non solo per il clima.
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