"Ho detto più volte che per noi la casa è sacra" e per questo "abbiamo detto un convinto no alla revisione degli estimi catastali: se fosse un'operazione neutra dal punto di vista fiscale non avrebbe alcuna utilità e soprattutto nessuna urgenza, se invece si traducesse in un aggravio delle imposte, come presumibilmente accadrebbe, sarebbe per noi totalmente inaccettabile".

Lo ha reso noto Silvio Berlusconi, intervenendo sull’ipotesi di una riforma del catasto e chiudendo a qualsiasi revisione delle norme attuali.

"Stiamo lavorando invece per una politica di incentivi nel settore edilizio che si traduce nella proroga del bonus al 110% per le ristrutturazioni edilizie e le facciate e degli ecobonus; una politica che prevede una moderna legislazione sulla rigenerazione urbana e risposte concrete alla crisi delle locazioni immobiliari", ha dichiarato il leader di Forza Italia.

Per l’ex premier "sgravi e incentivi, dunque, sono la strada da seguire per ridare fiato a un settore che ha pagato la crisi a carissimo prezzo. Naturalmente siamo persone responsabili, sappiamo che è necessario tenere conto delle compatibilità finanziarie in un momento così difficile". 

"La casa è un bene che non si tocca. Su questo noi saremo fermissimi e durissimi", ha ribadito il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine dell'evento "Forza Milano" a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo.

"Io credo che nel nostro Paese si debba abbassare la pressione fiscale in un quadro anche di armonizzazione fiscale a livello europeo. Naturalmente, nessuna tassa sulla casa - ha aggiunto -. Oggi Berlusconi ha detto in maniera molto chiara che la riforma degli estimi catastali non può essere fatta perché se deve rappresentare uno strumento per infliggere tasse ai proprietari di casa, che non sono i ricchi ma sono la maggioranza dei cittadini italiani". 

(Unioneonline/F)

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