Ultime proteste per i dipendenti di Air Italy

L'assemblea generale dei lavoratori della compagnia aerea, indetta da Ap, Usb e Cobas, scenderà in piazza domani mattina alle 10 a Olbia, in piazza Elena di Gallura.

Il sit-in è stato deciso dopo l’esito fallimentare del tavolo ministeriale di ieri, disertato dalla proprietà, che non intende chiedere la proroga della cassa integrazione. Sempre più vicino dunque il licenziamento per 1322 persone.

"Chiediamo lo stop al licenziamento di massa causato da proprietà e management e denunciamo i colpevoli ritardi della politica su un disastro industriale di cui lo Stato è responsabile", fanno sapere i sindacati con un comunicato congiunto, "chiederemo impegni precisi sugli emendamenti al decreto milleproroghe, indispensabili per dare una prospettiva ai lavoratori dopo il naufragio degli emendamenti promessi sulla legge di bilancio".

Alla protesta prenderà parte anche l'Associazione nazionale professionale assistenti di volo.

"Il silenzio del governo e della stampa nazionale, che non accennano al più grande licenziamento di massa in pandemia, è intollerabile", spiega l’Anpav, "domani è l'ultimo giorno di cassa integrazione per 1.322 famiglie, oltre 600 in Sardegna la principale azienda dell’Isola manda a casa le maestranze e la politica si rimpalla le responsabilità".

Per l’associazione è inaccettabile che "il più grande appalto europeo di trasporto aereo vada a una compagnia spagnola in un territorio con 1.322 lavoratori del settore abbandonati al loro destino". 

Altre manifestazioni potrebbero essere organizzate anche a Milano e a Roma.

(Unioneonline/F)

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