Delusione al vertice di oggi convocato in videoconferenza dal ministero del Lavoro d'intesa con il ministero dello Sviluppo economico e il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili per discutere del futuro dei lavoratori di Air Italy

Al tavolo, in cui erano stati coinvolti Regioni, azienda e sindacati, non si sono neanche presentati i liquidatori che hanno già ricevuto mandato dagli azionisti dell'ormai ex compagnia sardo-qatariota di proseguire sulla strada del licenziamento collettivo per 1.322 dipendenti del vettore tra Sardegna e Lombardia.

Il vertice si conclude così con un nulla di fatto.

L'incontro era stato fissato per esaminare la situazione occupazionale del personale per il quale il 31 gennaio scadrà la cassa integrazione che non sarà rinnovata, vista la mancata richiesta da parte dell'azienda. Gli stessi commissari, nell'ultimo vertice interministeriale, avevano ribadito che non avrebbero chiesto la proroga dell'ammortizzatore sociale. Ora il tavolo di confronto resta aperto su richiesta dei sindacati sino al 31 dicembre.

Ai lavoratori non resta che un’unica speranza, quella della Manovra che potrebbe offrire un'ulteriore boccata d'ossigeno. Dalla Regione Sardegna, intanto, è già arrivata la notizia dell'attivazione del Feg, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, che dispone per questa vertenza 4,5 milioni (3,8 milioni la quota Feg, 683mila euro quella della Regione) complementari all'ammortizzatore nazionale, qualsiasi esso sia, cassa integrazione se entro il 31 dicembre il Governo riuscirà a strappare in extremis il risultato, oppure la Naspi.

I SINDACATI – "Nel caso ci dovesse essere la proroga per queste persone c'è pronta una norma del decreto milleproroghe e resta in piedi la possibilità di accedere al fondo di solidarietà del trasporto aereo, ma noi non ci arrendiamo sollecitando ancora una volta un intervento per senso di responsabilità da parte della proprietà - dice all'ANSA il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu - Oggi abbiamo vissuto un film mai visto fino ad ora: nessuno si era mai sottratto al confronto con il Governo".

Secondo William Zonca, segretario generale Uiltrasporti, "continua la linea rigida dell'azienda di non essere presente al tavolo e di procedere con i licenziamenti. Un comportamento inaccettabile di fronte al governo italiano, le istituzioni e i lavoratori. Siamo fortemente preoccupati e riteniamo che occorra utilizzare tutti gli strumenti necessari con la legge di Bilancio e il Milleproroghe per trovare sistemi di tutela per il settore del trasporto aereo". 

(Unioneonline/D)

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