Riparte la procedura di licenziamento collettivo in Air Italy. Dopo la proroga della cassa integrazione, ora i liquidatori guardano alla data di cessazione dell’azienda al 31 dicembre 2021, quando scadrà la proroga di sei mesi della cig per tutti i dipendenti a tempo indeterminato che operano a Olbia, Malpensa, Linate, Fiumicino,Napoli e Firenze. Sono coinvolte 1.322 persone, tra cui sei dirigenti.

La notizia emerge dall’incontro di oggi tra azienda e sindacati, la prima procedura di licenziamento dell’azienda era stata aperta il 3 marzo 2020 e interrotta a luglio in seguito alla proroga della Cig.

Gli ultimi aerei sono stati restituiti ai primi di settembre, la società ha dunque concluso tutte le attività previste per la liquidazione vendendo tutti i beni mobili. Per questo resta da risolvere solo la questione occupazionale, dunque licenziare i lavoratori che a marzo 2020 erano 1.453 e che poi, per effetto di pensionamenti o dimissioni, sono diventati 1.322.

La procedura di licenziamento è stata “rispedita al mittente” da tutti i sindacati, che attendono che venga recapitata tramite i canali ufficiali.

Il segretario generale della Filt Cgil Sardegna Arnaldo Boeddu chiede "che i 1.322 lavoratori ancora in forza abbiano le medesime opportunità e lo stesso trattamento dei colleghi Alitalia. Sarebbe paradossale se i primi venissero licenziati mentre ai secondi venissero date ulteriori

possibilità".

"Resta inteso - aggiunge - che in tutta questa vertenza è mancato un vero apporto da parte della politica che avrebbe dovuto facilitare una soluzione di tipo industriale”.

“In tutto questo lasso di tempo – si chiede il sindacalista – le istituzioni nazionali e regionali si sono fatte sentire con i liquidatori della compagnia?". 

(Unioneonline/L)

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