L’ipotesi di privatizzazione dell’aeroporto “Mameli” di Elmas e di fusione degli scali del Nord Sardegna continua a far discutere. E il coro di “no” all’eventualità di una cessione ai privati è sempre più diffuso e si leva da più parti. 

In tanti si sono infatti espressi in questi giorni, sollevando grandi perplessità e prendendo una netta posizione contro il progetto.

«I gioielli di famiglia non si vendono. Quale imprenditore cederebbe la propria azienda con indicatori positivi? Ma chiariamo: anche se fosse in perdita, l’aeroporto principale di un’isola non deve essere venduto. Non per niente in tutte le maggiori regioni insulari europee gli scali aerei sono controllati dal settore pubblico», dice Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna.

Sulla stessa lunghezza d’onda i sindacati. Si tratta, ha detto Simona Fanzecco, segretaria della Camera del lavoro metropolitana della Cgil di Cagliari, di «un’operazione contraria agli interessi della collettività, potenzialmente lesiva del diritto alla mobilità e alla continuità territoriale, dannosa per il futuro del sistema economico e turistico non solo dell’area metropolitana ma di tutto il Sud e dell’Isola».
«Parliamo – aggiunge Fanzecco - di uno scalo realizzato e potenziato con fondi pubblici, con un bilancio in attivo e cospicui margini di crescita. Dunque ci sono tutti gli elementi perché non possa nemmeno essere ipotizzata una privatizzazione».

Nei giorni scorsi la Regione, attraverso la voce dell’assessore ai Trasporti Antonio Moro, ha ribadito la sua contrarietà sulla “scalata” del fondo F2i e all’ipotesi di privatizzazione dell’aeroporto cagliaritano e a quella di “fusione” degli aeroporti di Olbia e Alghero. 

«È inaccettabile dare ai privati le chiavi degli aeroporti della nostra regione», ha detto Moro ai microfoni di Videolina, suscitando la replica di F2i. Ma anche Federalberghi Sardegna si schiera col fronte del no: «La battaglia prosegue», ha dichiarato il presidente Fausto Mura in una nota congiunta con Alberto Bertolotti di Confcommercio. Aggiungendo: «È necessario non abbassare la guardia per difendere l'aeroporto di Cagliari e lasciarlo nelle mani dei sardi, liberi e forti».

(Unioneonline/l.f.)

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