Dazi Usa, Lollobrigida: «Il vino è il settore che preoccupa di più»
Anche le aziende sarde del comparto agroalimentare ed enologico attendono di conoscere i reali effetti dell’intesa Trump-UePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Anche le aziende sarde seguono con attenzione – e preoccupazione – la questione dei dazi Usa, dopo l’accordo siglato tra l’Ue e l’amministrazione Trump per le tariffe al 15%.
Alla finestra, in particolare, le imprese isolane del comparto agroalimentare, sopratutto quelle enologiche. Il vino, infatti, «è quello che preoccupa di più», ha spiegato Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, commentando l’accordo con gli Usa.
In una intervista a Il Corriere della Sera Lollobrigida aggiunge: «Ma su questo sembra che ci sia ancora la possibilità di rivedere la trattativa. Più facile quella sugli spiriti prodotti anche dagli Usa che potrebbe finire con zero a zero. Ma vedremo alla luce dei prossimi giorni se ci sarà davvero una riduzione dell’export. Lunedì 4 agosto a Palazzo Chigi abbiamo convocato una riunione del sistema produttivo per affrontare la questione vino, non solo legata ai dazi ma anche a una strategia complessiva».
Lollobrigida ha anche spigato cosa farà il governo per tamponare la situazione dazi: «Tutto quello che si potrà immaginare insieme all’Europa. Ma aspettiamo di vedere la fine del negoziato. Meglio un bicchiere mezzo pieno che tutto vuoto», ha concluso.
Gli Usa (dati 2024) “assorbono” oltre il 50% delle esportazioni agroalimentari sarde, con in cima il settore caseario e – appunto – quello enologico.
(Unioneonline/l.f.)