VillanovafHorror: la Marmilla tra leggenda e mistero
Una pellicola di 25 minuti, gli attori sono giovani ragazzi del posto. Il film è visibile su YoutubePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
In una giornata di una torrida estate sarda, mentre il sole rovente sembra far evaporare anche le gocce di sudore, un piccolo gruppo di ragazzi di Villanovaforru si imbatte in un’avventura destinata a cambiare il loro modo di vedere il paese e la sua storia. È il cortometraggio VillanovafHorror, un’opera di circa 25 minuti prodotta durante il laboratorio cinematografico del festival sardo Arrexini, edizione 2022, che da qualche anno si tiene nei paesi di Villanovaforru e Ussaramanna. Ora, scoprire se i ragazzi riusciranno a sfuggire alle insidie nascoste è semplice: VillanovafHorror è stato caricato su YouTube nella pagina istituzionale del Comune di Villanovaforru. Giacomo Vacca, uno dei ragazzi che ha interpretato un ruolo nel film, spera che «il corto venga visto anche dalle persone che non avevano ancora avuto l'occasione di vederlo».
Ambientato proprio tra le vie deserte e surriscaldate di Villanovaforru, la pellicola conduce lo spettatore nei luoghi e nelle storie di un paese che, dietro la sua apparente tranquillità, custodisce una leggenda misteriosa, pronta a svelarsi al chiaro di luna.
Gli attori sono giovani ragazzi del posto, oltre a Giacomo Vacca, anche
Alessandro Cabiddu , Michele Farris, Francesco e Chiara Ibba. Sotto la guida degli esperti Stefano Cau e Maurizio Loi, i ragazzi intraprendono un cammino che li porta oltre i confini della loro quotidianità fino al leggendario ponte di Figu Niedda, simbolo di insidie e con un oscuro passato. Come si narra da quelle parti, il ponte è segnato da storie che metterebbero a dura prova anche i più scettici: storie di presenze e misteriose sparizioni, che rimangono impresse nella memoria di quella fetta di popolazione più adulta.Dopo la fase in cui si elencano inspiegabili sparizioni, il cortometraggio vira in bianco e nero, con un’inquietante frase che sembra l’inizio del terrore: «Dal 1963, anno di costruzione del ponte Figu Niedda, la popolazione di Villanovaforru è in costante decrescita. Non si hanno ulteriori dati in merito». È questo l'inizio che immerge immediatamente il pubblico in un’atmosfera sospesa tra realtà e finzione. Un'azione che si sviluppa attraverso immagini evocative di un paesino nel suo fascino notturno quasi spettrale. Una finzione, comunque, che non abbraccia la realtà delle cose: nel comune si registrano spesso nuovi residenti e una spiccata multietnicità.
Il breve, intenso viaggio dei ragazzi li spinge a confrontarsi con le storie narrate dagli anziani, fino a quando, durante una nottata apparentemente tranquilla, si ritrovano faccia a faccia con la leggenda stessa. Tra loro, nessuno è attore professionista, eppure ognuno è riuscito a trasformare la propria inesperienza in uno strumento di autenticità, come racconta Michele Farris: «Il nostro obiettivo, oltre a far vedere il corto, è far trasparire le emozioni provate durante le riprese... Un’esperienza unica che ci ha fatto vivere qualcosa di speciale: mettersi in gioco e provare sempre cose nuove. Nonostante nessuno di noi abbia studiato recitazione, grazie all’aiuto di due esperti, è venuto fuori qualcosa di carino».
Il progetto ha conquistato l’attenzione di alcuni festival, come il Sotto18 Film Festival di Torino e il Lago Film Fest di Revine Lago, un segnale che la storia di Villanovaforru ha colpito ben oltre i confini della Sardegna. I protagonisti sperano che questo sia solo l’inizio, come raccontano Alessandro Cabiddu e Giacomo Vacca: «Vorremmo che fosse un punto di partenza per progetti futuri, perché ci ha dato la possibilità di sperimentare e metterci alla prova», concludono i due.
Link https://www.youtube.com/watch?v=jxx1gmwnsDA&t=140s