Da Adele Bei a Vittoria Titomanlio passando, tra le altre, per Bianca Bianchi, Teresa Mattei e Leonilde Iotti: ventuno donne che con il loro coraggio e la loro determinazione hanno fornito un contributo fondamentale nella costruzione della democrazia che conosciamo ma anche, e soprattutto, nel cammino verso il raggiungimento di quell'emancipazione femminile e parità sessuale - sulla quale per altro c'è ancora molto da fare - solo agognata ai tempi in cui la Repubblica Italiana muoveva i suoi primi passi.

È con la mostra "Le madri della Repubblica, le 21 Costituenti" (visitabile fino al 29 aprile a "Casa Fenu") promossa dalle associazioni "Toponomastica al Femminile" e Anpi che l'amministrazione massargese ha scelto oggi di festeggiare l'anniversario della Liberazione dal Nazifascismo.

Una celebrazione impreziosita da interventi e letture di Agnese Onnis (referente sarda di Toponomastica al Femminile), del sindaco Debora Porrà, del Consigliere Silvia Vacca e della referente per le associazioni massargesi Adalgisa Pillittu.

Donne che hanno parlato di donne scegliendo passi di Joyce Lussu, Teresa Mattei, Nadia Gallico Spano per evidenziare i grandi successi ottenuti nel cammino di affrancamento del genere femminile dal buio ostracismo della società della prima metà del secolo scorso.

Un'iniziativa alla quale si è aggiunta la presentazione del progetto nazionale "Sulle vie della parità" che venerdì vedrà premiata a Roma (unica, insieme ad un'elementare di Cagliari, tra le 15 premiate in tutta Italia) la classe terza A delle scuole medie del paese.

Un lavoro intenso con cui gli studenti, coordinati dalla docente Anna Luigia Moica, hanno scelto 3 donne alle quali intitolare altrettante vie e giardini del paese scoprendo inoltre che dei 152 spazi urbani intitolati, solo 9 recano il nome di una donna.

La scelta è così ricaduta su Fanny Trastu, tessitrice e memoria storica del paese, sulla docente universitaria di antropologia culturale ed esperta di medicina popolare Luisa Orrù (di Quartucciu) e sulla Madre Costituente Nadia Gallico Spano.

Donne, scomparse di recente e tra le quali esistono inoltre diversi punti in comune, alle quali l'amministrazione intitolerà presto importanti spazi urbani.

Icone locali, regionali e nazionali con cui i massargesi inizieranno dunque presto a familiarizzare.

Simone Farris
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