Gretchen e Steve decidono di andare in terapia di coppia da Sandy, un'affermata psicoterapeuta, per cercare di divorziare nel migliore dei modi, portando in seduta un rapporto che si è lacerato negli anni e che ha raggiunto l'acme del conflitto, nel momento in cui lei ha scoperto il tradimento di lui. Gretchen rimane sola nella casa coniugale a occuparsi dei figli, con le tesine da correggere, le lezioni da tenere e il peso di un fallimento. Questa separazione comporta una nuova riorganizzazione delle vite di entrambi: "È che stiamo imparando a divorziare. Sandy ci sta insegnando a non ucciderci a vicenda nel processo del divorzio, e adesso impareremo a dividerci i figli, a organizzare le loro attività per farle quadrare nelle nostre rispettive settimane. A essere sicuri di aver preparato i vestiti e i compiti in vista dello spostamento settimanale. A salutarli ogni volta senza stranirli. A fingere di rispettarci per non farli diventare due adolescenti psicotici".

Ogni settimana, Gretchen e Steve si ritrovano nello studio di Sandy per analizzare i vari aspetti del loro rapporto di coppia: "Mi facevi sentire patetico nel chiederti qualsiasi tipo di intimità" disse Steve, scegliendo di non parlare di Gabrielle. "La tua idea di intimità era che io ti prestassi attenzione seduta stante, non appena ne chiedevi" disse Gretchen, fumante di rabbia. "Ma la maggior parte del tempo eri perso nel tuo mondo. E se chiedevo la tua, di attenzione, non me la davi mai. Eri incredibilmente egoista". "Tu non chiedevi mai niente" disse Steve. "No, eri tu che non ascoltavi" disse Gretchen. "Io chiedevo, ma tu non sentivi".

La copertina del libro
La copertina del libro
La copertina del libro

Il mantra tra i due è sempre lo stesso: "Tu non mi capisci". Entrambi cercano di comunicare l'uno con l'altra, ma i tentativi cadono sempre nel vuoto delle accuse e delle recriminazioni. Gretchen vorrebbe ancora provare amore per Steve, ma sente di non riuscire più a fidarsi di lui. Steve vuole cambiare e salvare il rapporto a tutti i costi, ma ogni suo tentativo viene respinto dalla moglie con sarcasmo e disprezzo: "Da un lato, non credo davvero a questi cambiamenti di Steve" disse Gretchen. "Secondo me sono una recita. Dall'altro, se sono autentici, allora mi rendono tristissima, perché se Steve li avesse fatti tanto tempo fa saremmo riusciti a costruirci una vita insieme".

Steve si pente degli errori commessi e la separazione gli fa comprendere che dava troppe cose per scontato: "Quando ci siamo separati, mi sono sentito come avvolto da una fitta nebbia. Ero disorientato. Faticavo a prendere anche le decisioni più piccole […] L'unica cosa che riuscivo a vedere bene era Gretchen. Era come se fino ad allora non avessi guardato con attenzione, ma in quel momento l'ho vista con chiarezza". I cambiamenti di Steve cominceranno a far individuare un margine di speranza per poter salvare il rapporto, una speranza che anche la psicoterapeuta coglie e incoraggia.

IL LIBRO - "Ascoltate il matrimonio" è un romanzo di John Jay Osborn, edito da Bollati Boringhieri. In questo testo emerge una della problematiche più comuni nel rapporto di coppia: la comunicazione. I protagonisti, infatti, imparano in terapia a praticare l'ascolto attivo, funzionale a comprendere le esigenze e i desideri dell'altro, che spesso rimangono inascoltati o sminuiti. L'assenza di un atteggiamento giudicante nei riguardi del partner, favorisce l'espressione dei bisogni e delle emozioni, e questo si può evincere anche attraverso l'acquisizione di una nuova modalità comunicativa, che prevede l'utilizzo del pronome personale "Io" nella formulazione dei propri vissuti: "Io sento che… Io ho bisogno di…"; sostituendo in questo modo quel "Tu", che talvolta accompagna recriminazioni o puntualizzazioni e finisce per incrementare le distanze e il senso di solitudine. "Ascoltate il matrimonio" non è solo un libro, ma anche un'esortazione ad ascoltare ciò che il rapporto di coppia ci dice.
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