Un archivio unico, con tutti gli atti regionali, verrà creato a Cagliari negli immobili delle Saline a Cagliari, da poco trasferiti dallo Stato. Un progetto annunciato dal presidente della Regione, Christian Solinas, in occasione del convegno “Territorio Archivi Istituzioni”.

“Gli archivi – ha spiegato – non sono solo polverosi templi della memoria come qualcuno può pensare in una società così veloce dove tutto si consuma nello spazio di poche ore con le notizie e le produzioni documentali. Credo che invece ci sia l’esigenza di tutelare da un punto di vista sociale e storico un continuum che è un grande patrimonio dell’esperienza collettiva di un popolo”.

“Io stesso sono stato estensore in anni passati delle norme che hanno finanziato il recupero, la catalogazione, l’inventariazione, la digitalizzazione degli archivi storici diocesani – ha ricordato -, che rappresentano un altro giacimento culturale di sicura importanza e interesse per gli studiosi. Dentro l’archivio del capitolo metropolitano di Cagliari, ad esempio, è conservato un patrimonio immenso che riguarda il Settecento sardo, i Vespri sardi con la resistenza all’invasione francese del 1793. Nell’archivio di Stato abbiamo poi un pezzo di storia di quell’evoluzione statale che senza soluzione di continuità ha portato dal regno eretto da Bonifacio VIII a quello che è diventato Regno di Sardegna, d’Italia e poi Repubblica italiana all’indomani del referendum con una continuità ancora tutta da indagare”.

Un tema che non vuole essere riservato a un’élite di studiosi ma “un problema di coscienza collettiva di un popolo. Attraverso la storia contenuta negli archivi si può leggere quale società e in quale tempo questa si possa contestualizzare”. Un esempio è proprio la collaborazione con il Tribunale di Cagliari, “il progetto di archiviazione dell’attività delle cessate preture, una situazione molto penetrante sul territorio che racconta nelle sue pratiche quale fosse la società sarda di quel tempo in quei contesti”.

Per quanto riguarda invece le risorse, “abbiamo iniziato già da tempo una politica di attenzione e collaborazione, a cominciare dagli archivi diocesani, e siamo intervenuti anche con un contributo straordinario che legge regionale 30 del 2020 ha messo a disposizione per la messa in sicurezza e il censimento delle cessate preture. Lo abbiamo fatto con il progetto di ordinamento archivistico di fonti della storia territoriale della Sardegna, che è stata concentrata sulla digitalizzazione e la infrastrutturazione informatica, grazie all’articolo 6 della legge regionale 20 del 2019, e abbiamo poi partecipato e lo faremo con sempre maggiore convinzione al rilancio della Scuola di Paleografia archivistica dell’archivio di Stato di Cagliari che dal 1877 rappresenta un fiore all’occhiello importante per la nostra città e l’Isola intera”.

C’è poi il tema della digitalizzazione, “la frontiera vera che consente l’apertura più democratica possibile della consultazione di tutto questo immenso patrimonio. Finora noi abbiamo conservato e custodito ma non abbiamo dato quell’apertura totale che ci dev’essere rispetto a una più ampia consultazione. La digitalizzazione può offrire da un lato la possibilità di meglio preservare il patrimonio archivistico perché non si ha la consultazione cartacea e può abbattere le distanze: una serie di strumenti informatici consente di consultare gli archivi di tutta la Sardegna e di tutto il mondo stando tranquillamente a Baradili, il più piccolo paese della Sardegna, o nel centro dell’Isola senza doversi spostare”.

E ci sarà spazio anche alla formazione professionale, dove la Regione “può fare la sua parte per creare delle figure in grado di supportare il grande lavoro di inventariazione, catalogazione e recupero di tutto questo immenso patrimonio. Si tratta di figure particolari che possono passare attraverso progetti di formazione professionale e attraverso l’altra grande opportunità degli Istituti tecnici che potrebbero darsi delle vocazioni particolari che diano professionalità nuove e importantissime per implementare tutti questi progetti”, ha concluso il governatore.

(Unioneonline/s.s.)

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