Sant'Antioco diventa luogo di "Destinazione e Pellegrinaggio" ed entra ufficialmente nel "Registro dei Cammini di Sardegna e degli itinerari turistici religiosi e dello Spirito".

Il sindaco Ignazio Locci ha firmato l'accordo di collaborazione con l'assessorato regionale al Turismo che prevede azioni di valorizzazione e promozione del territorio nel segmento del turismo identitario, culturale e religioso.

"Con l'accordo di collaborazione sottoscritto con la Regione - commenta Locci - che è stato possibile grazie all'impegno dell'assessore regionale al Turismo Gianni Chessa e di tutta la direzione generale dell'assessorato, S.Antioco Martire viene ufficialmente riconosciuto Patrono della Sardegna. La città entra così nel registro dei Cammini religiosi di Sardegna insieme ad altri sei comuni".

"Durante la riapertura della Basilica - aggiunge - suggelleremo questo momento storico, rendendo omaggio al Santo Martire Patrono della Sardegna, sia tagliando il nastro al grande lavoro di restauro e consolidamento della struttura attualmente in corso, sia con una serie di iniziative legate a questo importante evento che coinvolge una rete di comuni sardi".

I Comuni rientranti nella rete sono Galtellì, Luogosanto, Laconi, Gesturi, Dorgali, Orgosolo e, infine, Sant'Antioco. "Si tratta del giusto riconoscimento tributato a S.Antioco e alla nostra città - commenta l'assessore al Turismo Roberta Serrenti - che giunge dopo anni di attesa: ci siamo arrivati grazie a un lavoro scientifico e di collaborazione con l'assessorato al Turismo e con la presidenza della Giunta regionale".

(Unioneonline/v.l.)
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