Entrare a far parte del “Registro dei Cammini e degli itinerari religiosi e dello Spirito” istituito dall’assessorato regionale del Turismo. È l’obiettivo del Comune turritano che intende ottenere il riconoscimento della "Valenza turistica culturale e religiosa" della "Destinazione Porto Torres", un passaggio necessario poter essere inseriti nell’elenco istituito per chi pratica il turismo religioso, un settore considerato in crescita nel panorama isolano. Il Comune ha presentato la candidatura in virtù di una forte tradizione storica legata al pellegrinaggio praticato per il culto dei Martiri turritani, la celebrazione della Festha Manna come evento partecipato da tutta la Sardegna, la centralità della basilica romanica di San Gavino nel panorama spirituale isolano. Inoltre Porto Torres fa parte del percorso di alcuni itinerari religiosi e dello Spirito riconosciuti o in fase di riconoscimento da parte della Regione, rappresentando un punto di partenza del Cammino di Santu Jacu in Sardegna, il Cammino 100 Torri e aderendo ufficialmente, fin dalle iniziali fasi di progettazione, alla costituzione e gestione del Cammino Minerario di Santa Barbara del Nord Ovest nel territorio della Nurra.

Questa mattina, l'assessore alla Cultura Maria Bastiana Cocco e il consigliere Gavino Sanna hanno ricevuto in municipio una delegazione dell'assessorato regionale al Turismo a cui hanno presentato un dossier sulla storia e le caratteristiche del culto ai Martiri turritani e del patrimonio archeologico e culturale.

Il riconoscimento regionale della Destinazione di pellegrinaggio per Porto Torres rappresenta l’anticamera per cogliere l’opportunità di essere parte integrante della Fondazione Destinazione di Pellegrinaggio della Sardegna, nata recentemente in stretta sintonia tra l’Assessorato al Turismo e la Conferenza episcopale sarda.

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