Una troupe del canale bielorusso Ont, la tv che conta il massimo share nel Paese, è stata di recente in Sardegna per girare un importante reportage dedicato al Cammino di Santa Barbara.

L'autore del servizio - che andrà in onda il prossimo 9 dicembre nell'ambito della trasmissione domenicale di approfondimento "Kontury", capace di raggiungere oltre il 40% di share - è il volto noto della tv bielorussa e giornalista culturale Aliaksandr Matsias.

E i reportage sarà un'occasione per far conoscere al pubblico nazionale e di tutta l'area russofona le peculiarità del Cammino sardo di Santa Barbara, che, attraverso l'anello di circa 400 km di percorso nella regione del Sulcis-Iglesiente-Guspinese, testimonia la ricchezza di un territorio di grande interesse sia per il pellegrino sia per il semplice turista.

Un operatore della troupe bielorussia davanti alla stele del cammino di Santa Barbara (foto Consolato bielorusso di Cagliari)
Un operatore della troupe bielorussia davanti alla stele del cammino di Santa Barbara (foto Consolato bielorusso di Cagliari)
Un operatore della troupe bielorussia davanti alla stele del cammino di Santa Barbara (foto Consolato bielorusso di Cagliari)

Una vetrina internazionale, quindi, per far conoscere itinerari turistici che comprendono borghi medioevali, e complessi nuragici, necropoli puniche e catacombe cristiane, archeologia industriale e bellezze naturalistiche di pregio inestimabile, insieme a percorsi montani che possono arrivare sino ai 900 metri di altezza, senza dimenticare un'offerta enogastronomica capace di accontentare i palati più esigenti e conservare la genuinità del chilometro zero.

Tutta questa ricchezza sarà racchiusa nel servizio di Aliaksandr Matsias che, grazie a un profondo e accurato lavoro preparatorio di redazione precedente alla missione nel Sulcis-Iglesiente, è stato capace di accendere i riflettori anche su un'inaspettata linea di contatto tra Sardegna e Bielorussia risalente a ben 440 anni fa: l'opera del grande architetto gesuita Gian Maria Bernardoni, che soggiornò sull'Isola dal 1578 al 1583, lavorando alla Casa del Noviziato dei Gesuiti e alla Chiesa di Santa Croce a Cagliari e scegliendo personalmente l'area in cui poi sarebbe sorta la Chiesa del Collegio a Iglesias. Una volta giunto in Bielorussia, Bernardoni realizzerà innumerevoli opere architettoniche di grandissimo pregio, fra le quali la chiesa del Corpus Christi nel bellissimo complesso di Njasviž, dal 2005 patrimonio dell'Unesco.

Il viaggio della troupe bielorussa lungo l'itineriario del Cammino di Santa Barbara (foto Consolato bielorusso di Cagliari)
Il viaggio della troupe bielorussa lungo l'itineriario del Cammino di Santa Barbara (foto Consolato bielorusso di Cagliari)
Il viaggio della troupe bielorussa lungo l'itineriario del Cammino di Santa Barbara (foto Consolato bielorusso di Cagliari)
Un momento delle riprese
Un momento delle riprese
Un momento delle riprese
Riprese sotterranee nel territorio del Cammino di Santa Barbara
Riprese sotterranee nel territorio del Cammino di Santa Barbara
Riprese sotterranee nel territorio del Cammino di Santa Barbara
La troupe al lavoro in esterni
La troupe al lavoro in esterni
La troupe al lavoro in esterni
Un momento di pausa delle riprese
Un momento di pausa delle riprese
Un momento di pausa delle riprese
Una delle interviste realizzata dalla troupe
Una delle interviste realizzata dalla troupe
Una delle interviste realizzata dalla troupe
Aliaksandr Mathias, il giornalista della tv bielorussa autore del reportage
Aliaksandr Mathias, il giornalista della tv bielorussa autore del reportage
Aliaksandr Mathias, il giornalista della tv bielorussa autore del reportage

"La Sardegna è veramente l'Isola senza fine, uno splendido micro-continente - commenta il reporter bielorusso Aliaksandr Matsias - che merita di essere scoperto e apprezzato. Nonostante ogni angolo della terra sia irripetibile, e ogni persona unica, in questi giorni di intenso lavoro ho potuto constatare che sardi e bielorussi si assomigliano per mentalità e senso dell'ospitalità. E mi piace sottolineare che nella storia vi è stata una personalità che ha saputo unire, già nel XVI secolo, Europa mediterranea ed Europa centrale, Sardegna e Belarus, il suo nome è Gian Maria Bernardoni, il grande architetto, i cui capolavori a Njasviž in Bielorussia, rappresenteranno un faro che guiderà tanti bielorussi verso la Sardegna per scoprire la terra nella quale si sviluppò il suo talento prima di arrivare in Bielorussia".

L'importante iniziativa di promozione territoriale e divulgazione è stata promossa e sostenuta dalla Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara con la collaborazione del Consolato onorario della Repubblica Belarus in Sardegna, guidato da Giuseppe Carboni, che spiega: "Gli spunti forniti da un intellettuale oltre che valente giornalista come Matsias sono un utile viatico per approfondire alcuni aspetti di grande importanza. Lavoreremo sicuramente a una grande conferenza da tenersi il prossimo anno nel prestigioso complesso architettonico e museale di Njasviž dove studiosi sardi e bielorussi approfondiranno l'opera del grande architetto Gian Maria Bernardoni attraverso quel percorso, a molti sconosciuto, che ben 4 secoli fa lo portò dalla Sardegna alla Bielorussia, dove lasciò il segno indelebile del suo genio riconosciuto patrimonio dell'Umanità.

Per quanto riguarda il percorso minerario di Santa Barbara abbiamo avviato i primi contatti con il grande distretto minerario bielorusso di Soligorsk dove proprio lo scorso agosto è stata inaugurata la grande piazza dedicata a Santa Barbara, venerata sia dai cattolici sia dagli ortodossi quale protettrice dei minatori, ci sono tutti gli elementi affinchè questi due territori possano conoscersi meglio e avviare una utile collaborazione e scambio di buone prassi anche quale utile strumento per l'inserimento del Camino Minerario di Santa Barbara dentro reti internazionali capaci di rafforzare il marketing territoriale".

(Unioneonline/b.m.)
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