Perfugas, centro dell'Anglona, può riabbracciare un importante reperto archeologico: la statua nuragica zoomorfa. La scoperta era avvenuta nel 2019 nel corso degli scavi che erano stati effettuati nel sito di Predio Canopoli. Questa notizia è stata la ciliegina sulla torta del convegno sul centenario dalla scoperta proprio del pozzo sacro, organizzato dal Comune di Perfugas amministrato dal sindaco Giovanni Filiziu in collaborazione con il Museo Archeologico Paleobotanico e la Soprintendenza di Sassari e Nuoro.

«Per noi - fanno sapere dalla cooperativa Sa Rundine che gestisce il sito - è stato un momento per confermare il rapporto che ci lega al sito del pozzo e al MAP, e l’impegno per rendere più accessibile il racconto di una storia millenaria che ha ancora da offrire a chi sceglie di scoprire, riscoprire e conoscere Perfugas».

Questo aspetto legato all’importanza della comunicazione del Patrimonio culturale è stato più volte evidenziato dal Prof. Piero Pruneti.

«Ringraziamo i moderatori e tutti i relatori che hanno reso possibile questo convegno e hanno catturato l’attenzione del pubblico fino a tardo pomeriggio, gli enti che hanno contribuito alla sua realizzazione, le associazioni locali che hanno collaborato alla riuscita della giornata e le ragazze del Servizio Civile della Protezione Civile Avis Perfugas che hanno curato l’accoglienza dei partecipanti - concludono le operatrici -. Il nostro pozzo sacro è stato al centro di una celebrazione partecipata e sentita da una comunità che si è riunita attorno ad esso per festeggiarlo dopo millenni e a cento anni dalla sua scoperta, e ha visto la partecipazione anche degli istituti scolastici del paese».

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