Sardegna non è solo paradiso per le vacanze, ma anche per qualcuno un luogo inospitale.

A questo devono aver pensato gli sceneggiatori della fiction Rai "Nero a metà" quando hanno fatto dire all'ispettore di polizia Carlo Guerrieri, interpretato da Claudio Amendola: "Se scopro che mi stai tenendo nascosto qualcosa giuro che ti faccio trasferire ad Ovodda". "No, Ovodda no", è la risposta dell'agente Cantabella, impersonato dall'attore Alessandro Sperduti.

In tanti si sono scatenati sul web per quella frase poco felice. Tra questi c'è Daniele Maoddi, presidente dell'associazione Nuova Prospettiva Popolare: "È inaccettabile - detto - che un'idiozia simile sia pronunciata dalla rete televisiva nazionale, la Rai si scusi con Ovodda e tutti i sardi".

E quel "ti mando in Sardegna" è evidentemente ancora uno stereotipo negativo che in passato non è mancato al cinema.

I precedenti (elaborazione L'Unione Sarda)
I precedenti (elaborazione L'Unione Sarda)
I precedenti (elaborazione L'Unione Sarda)

A smorzare la polemica ci ha pensato il sindaco del centro del Nuorese: "Mettendo da parte il nostro essere orgogliosi e permalosi - è il commento di Cristina Sedda -, cerchiamo di ridimensionare la portata della vicenda. Per una volta, Ovodda viene citata in un programma televisivo a diffusione nazionale, sentirlo fare da un attore come Amendola, per giunta di Roma, città che amo e di cui adoro la parlata, mi ha fatto sorridere. Mi piace immaginare che chi ha scritto i dialoghi della fiction, l'abbia fatto sgranocchiando del buon pan'e fressa di Ovodda".
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