Si è chiusa con successo l'edizione numero quattordici di Florinas in Giallo.

«Devo dire grazie al pubblico, grande protagonista di questi quattro giorni a Florinas. Questa è stata forse l’edizione più seguita e l’applauso va tributato proprio a voi che l’avete resa partecipata e quindi ancora più bella», ha dichiarato il sindaco Enrico Lobino.

Dall’intenso, toccante incontro, in collaborazione con l’associazione Agende Rosse, sulle stragi di Capaci e via D’Amelio, coordinato da Paolo Bellotti, a cui hanno partecipato i testimoni oculari Antonio Vassallo e Pino Carbone e (in collegamento video) Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino ucciso nell’attentato del 1992, al delicato e struggente storytelling scritto da Raffaele Sari insieme a Pietro Orlandi per raccontare il caso Emanuela Orlandi non dal punto di vista della riapertura delle indagini, ma del dolore e del desiderio di verità della famiglia.

Dal noir scozzese di Alan Parks a quello napoletano di Diego De Silva, dall’Alligatore di Massimo Carlotto letto da Gigio Alberti al tradimento della Costituzione raccontato dal magistrato Gherardo Colombo. E poi Enrico Pandiani, grande amico del festival, che riceve le chiavi (di cioccolato) della città, Rosa Teruzzi, Fabrizio Silei, Luca Crovi, Riccardo Gazzaniga, Valentina Parasecolo, Paolo Bacilieri.

Tra le anticipazioni della prossima edizione, ufficializzata la nascita del Premio letterario Florinas in Giallo per il giallo e il noir mediterraneo.  A ottobre il festival proseguirà con una serie di appuntamenti itineranti e arriverà anche da chi non ha potuto essere fisicamente a Florinas nei giorni scorsi. Ci saranno quindi un incontro nella casa di riposo di Florinas e un altro nel carcere di Alghero. E poi il festival viaggerà nelle biblioteche dell’Unione dei Comuni del Coros, tra Florinas, Tissi, Uri, Usini, Ossi, e nelle scuole, con gli scrittori Cosimo Filigheddu, Francesco Abate, Maurizio Galante, Mauro Pusceddu, Piergiorgio Pulixi, Gavino Zucca, Eleonora Carta e Vindice Lecis.

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