Le acque e i pescatori sono quelle della Sicilia, ma potrebbero essere le onde di qualsiasi altro mare, così come le storie potrebbero essere quelle di altri pescatori. Fatica, lavoro, tradizione e riti per raccontare un mestiere che si tramanda di generazione in generazione.

Domenica alle 19 il Museo della Tonnara di Stintino ospita la proiezione del documentario "Diario di tonnara" del regista Giovanni Zoppeddu.

Prodotto dall'Istituto Luce Cinecittà, il film prende ispirazione dall'omonimo libro dello scrittore Ninni Ravazza. La storia racconta i borghi, le comunità e le avventure che hanno scandito la vita quotidiana dei pescatori del tonno. Una comunità che si sviluppa sul mare e che dal mare mutua le leggende, i riti magici e la sacralità.

"Diario di tonnara" è un documento che dipinge a tinte oniriche ma fortemente realistiche un mondo destinato ad essere relegato nel cantuccio della tradizione.

Zoppeddu, alla sua prima esperienza come regista, attraverso le immagini di repertorio di maestri come De Seta, Quilici, Alliata, racconta anche un pezzo profondo di storia del nostro cinema. Presenterà il film il giornalista Paolo Mastino, che dialogherà con il regista Giovanni Zappeddu e con lo scrittore Ninni Ravazza. L'appuntamento sarà anche l'occasione per vedere la mostra "The Trap: catching the red tuna" di Mattia Barbata, un fotoreportage sulla rinata Tonnara di Portoscuso che ha inaugurato al Mut lo scorso 10 maggio.
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