Serrenti, e non solo, in lutto per la morte di Maurizio Tancredi, cantastorie, attore, regista, drammaturgo, artefice di riduzioni e adattamenti teatrali dei grandi classici della letteratura.

Tancredi, romano di nascita e serrentese di adozione, si è sempre distinto per la sua versatilità, per la sua cultura, e per il suo amore per il teatro e la scrittura. Per il ruolo di educatore (è stato docente in istituti di scuola superiore), svolto con un amore viscerale per le nuove generazioni, per i ragazzi.

"La notizia mi è arrivata improvvisa, ed è di quelle che lasciano senza parole: il professor Maurizio Tancredi non c'è più", così Fulvio Tocco, ex sindaco di Serrenti e grande amico di Tancredi, saluta l'uomo, l'artista "che si era affacciato nella realtà serrentese, dando un notevole contributo di esperienze e d'idee in campo culturale e teatrale".

Lettore spasmodico: Tancredi era anche questo, e non era raro incontrarlo seduto in una panchina, o in cammino in una strada di campagna (lui romano innamorato della ruralità, delle tradizioni, della "sua" Serrenti) con un libro in mano. Sempre alla ricerca del nuovo, della sua progressione culturale.
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